venerdì 29 ottobre 2010

A San Marco in Lamis tornano i garibaldini



Il ricordo del plebiscito del 1860 con il pronipote di Giuseppe Garibaldi. A San Marco in Lamis tornano i garibaldini, come 150 anni fa, quando le camicie rosse entrarono in città per consentire lo svolgimento del Plebiscito di adesione al Regno d’Italia, sotto la corona di Vittorio Emanuele II. La rievocazione dell’evento storico avverrà alla presenza del pronipote di Giuseppe Garibaldi e di una delegazione dell’associazione nazionale garibaldini, guidata dal presidente Nicola Serra. L’appuntamento con “Letture di Storia” è sabato 30 ottobre, alle ore 18.30, all’Istituto “Pietro Giannone” di San Marco in Lamis. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia (www.italiaunita150.it), rappresentate dal logo ufficiale: tre bandiere tricolore che sventolano, come espressione dei tre giubilei nazionali (1911, 1961 e 2011). L’evento è organizzato dal Comitato Città di San Marco in Lamis per i 150 anni dell’Unità d’Italia (il primo ad essersi costituito in Provincia di Foggia per le celebrazioni dell’unificazione nazionale), in collaborazione con l’Amministrazione comunale, Presidi del Libro e Istituto “Giannone”. Le “letture di Storia” - ideate da Maurizio Tardio e tratte dal libro di Pasquale Soccio “Unità e Brigantaggio in una città della Puglia” - saranno affidate a personaggi pubblici della Capitanata. Presentati da Luigi Minischetti e intervallate dalle musiche di “Festa Farina e Folk”, leggeranno tra gli altri il rettore dell’Università degli Studi di Foggia, il presidente della Provincia, i parlamentari dauni Colomba Mongiello e Angelo Cera, il Capo della Procura di Foggia, il presidente del Parco del Gargano, ma anche giovani e studenti sammarchesi. La serata sarà conclusa con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte del complesso bandistico “Santa Cecilia”. Ricorda il sindaco di San Marco in Lamis,  Michelangelo Lombardi «I festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia rappresentano un momento di condivisione che travalica il semplice evento commemorativo. Se l’evento si limitasse a una “riproposizone” di temi, frettolosamente assimilati, sarebbe un torto alla Storia e ai suoi protagonisti, noti e meno noti. In questo senso la manifestazione “Letture di Storia” vuole riproporre una cronistoria, senza giudizi ma lasciando la parola ai protagonisti dell’epoca, per far meglio comprendere alle nuove generazioni i drammi, le sofferenze e le speranze suscitate dall’unificazione nazionale».

mercoledì 27 ottobre 2010

Il mito di Garibaldi e la coesione nazionale


Il senatore Andrea Marcucci con il presidente della Camera Gianfranco Fini ha presentato a Montecitorio il volume Giuseppe Garibaldi: due secoli di interpretazioni. Il libro chiude le celebrazioni del bicentenario. Con la presentazione alla Camera dei Deputati del libro 'Giuseppe Garibaldi: due secoli di interpretazioni' curato da Lauro Rossi si sono concluse le celebrazioni del bicentenario della nascita dell'eroe del Risorgimento. Al convegno hanno partecipato il presidente della Camera Gianfranco Fini ed il senatore Andrea Marcucci nella veste di presidente del comitato per le celebrazioni di Garibaldi. Il volume e' in pratica un dizionario interpretativo completo della figura dell'eroe dei due mondi. Nel libro viene raccolto il pensiero che su Garibaldi hanno espresso 160 personaggi storici e politici fino alla fine del secolo scorso, quindi anche quelli piu' recenti. Un libro di facile consultazione che presenta come, nel corso degli anni, il pensiero e la figura di Garibaldi siano stati interpretati e talvolta fatti propri anche da personalita' politiche distanti dai valori per cui Garibaldi ha lottato. La presentazione del volume e' l'ultimo atto del comitato del bicentenario che ha cosi' voluto lasciare qualcosa di concreto destinato a diventare un fondamentale strumento per valorizzare il padre dell'unita' nazionale. Il senatore Marcucci ha anticipato alla stampa l'uscita, ad inizio del nuovo anno, di un libro da lui scritto e dedicato alla figura di Antonio Mordini nel quale viene presentata la vita e l'esperienza politica di uno dei personaggi maggiormente legati a Garibaldi. Per scrivere il libro il senatore Marcucci si e' basato sui documenti, carteggi e lettere originali custoditi a Palazzo Mordini di Barga e consultabili da chiunque voglia approfondire la conoscenza di un'illustre concittadino che ha dato un enorme contributo al Risorgimento italiano..

martedì 19 ottobre 2010

Anita a Teano, Giuseppe a Vairano


Il 25 ottobre, lunedì, Giuseppe Garibaldi jr «porterà i suoi saluti» a Vairano Patenora, provincia di Caserta, «luogo dello storico incontro» tra Giuseppe Garibaldi (il Generale) e il re Vittorio Emanuele II. La cerimonia, annuncia il Comune sul suo sito, è prevista per le 9.30. Sei ore e mezzo più tardi, alle 16, Anita Garibaldi jr, altra pronipote del generale, scoprirà «una lapide commemorativa dello storico incontro». A comunicarlo, anche in questo caso, è il sito del Comune. Solo che non è quello di Vairano, ma quello di Teano. E finisce così che, in nome delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si dividano (anche) i Garibaldi. Testimonial, consapevoli o meno, dell’ultima disfida tra Teano e Vairano, combattuta questa volta a colpi di manifestazioni: due, negli stessi giorni, ad appena tredici chilometri di distanza. Quanto basta per far protestare anche i più tradizionalisti: «Così si sprecano soldi». La questione va avanti, irrisolta, ormai da oltre un secolo, fra pareri discordanti, revisioni storiche, documenti più o meno attendibili. E il dibattito su dove sia realmente avvenuto lo storico incontro del 26 ottobre 1860 tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II sembra lontanissimo da qualsiasi soluzione. C’è chi ricorda che è tradizionalmente noto come «l’incontro di Teano» perché avvenne presso il ponte di Caianello, oggi ponte San Nicola, nella frazione Borgonuovo di Teano. E chi invece tira fuori documenti storici per individuare come sede della stretta di mano il bivio di Taverna della Catena, nella vicina Vairano Scalo, frazione del comune di Vairano Patenora. Che non si potesse raggiungere un accordo, del resto, l’Italia se n’era già accorta un secolo fa. Quando, cioè, le celebrazioni del cinquantenario dell’Unità si svolsero solo a Taverna Catena, con tanto di (polemica) assenza dei vicini e cippo commemorativo fatto erigere dallo Stato. La risposta di Teano, ovviamente, non poteva mancare. E così ecco spuntare una colonna a Borgonuovo ( 1960), un monumento equestre (2000) e , attenzione, una lapide commemorativa. Discorso chiuso? Magari. Ché, secondo quelli di Vairano, la lapide è un falso, una contraffazione d’epoca fascista. Lo proverebbe, dicono, la foto della lapide vera, conservata nell’archivio di Guido Di Muccio, studioso di storia locale. La stretta di mano che unì generale e re, insomma, continua a dividere le due cittadine, forse anche perché quell’incontro è argomento buono per finire sui libri di storia e guadagnare notorietà. E così ognuno dei due Comuni ha deciso di (auto)celebrare la sua Unità d’Italia. Con la certezza, manco a dirlo, d’avere come sponsor un Garibaldi originale. Venerdì prossimo inizia Teano, poi toccherà a Vairano. Lì, il 25, ci sarà un convegno su «Unità e disunità d’Italia». Quello sulla «disunità» di Teano e Vairano, invece, stanno ancora provando ad organizzarlo.

sabato 16 ottobre 2010

Opera inedita sul Risorgimento scritta da Camilleri per Livorno


Dopo l’inaugurazione della mostra su Garibaldi, che sta suscitando interesse a livello nazionale, il Comune di Livorno si appresta a chiudere “in bellezza” l’Anno Garibaldino 2010 con uno spettacolo inedito scritto per Livorno da un grande scrittore/regista: Andrea Camilleri, l’autore, fra l’altro, dei romanzi sul Commissario Montalbano. Lo spettacolo si intitola “Tavola rotonda immaginaria con Luciano Bianciardi e Giuseppe Bandi” e andrà in scena il 25 ottobre prossimo (ore 21), al Teatro Goldoni. Sul palco lo stesso Camilleri, oltre agli attori Roberto Scarpa (Bianciardi) e Alessandro Benvenuti (Scarpa). L’importante iniziativa è stata presentata al Palazzo Municipale di Livorno dall'assessore alle Culture Mario Tredici, insieme al preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa Alfonso Maurizio Iacono e al presidente del C.d.A della Fondazione Goldoni, Marco Bertini. Presente Annalisa Gariglio, stretta collaboratrice di Andrea Camilleri, che ha portato il saluto dello scrittore. Protagonisti di questa tavola rotonda immaginaria saranno due personaggi vissuti in periodi distanti fra loro, appartenenti a secoli diversi ma uniti nel nome di Garibaldi. Da una parte lo scrittore e giornalista Giuseppe Bandi (Gavorrano, 17 luglio 1834 – Livorno, 1º luglio 1894), noto a Livorno per aver fondato nel 1877 il quotidiano "Il Telegrafo" (oggi Il Tirreno) ma anche luogotenente di Giuseppe Garibaldi. Garibaldino convinto prese parte alla spedizione dei Mille e fu ferito a Calatafimi. Dall’altro lato Luciano Bianciardi (Grosseto, 14 dicembre 1922 – Milano, 14 novembre 1971) scrittore, saggista e giornalista. Educato fin da piccolo all’amore per Garibaldi, all’età di 8 anni ricevette in dono dal padre proprio il libro del Bandi, "I Mille", storia della spedizione siciliana raccontata dalla viva voce di un garibaldino. La lettura del testo fu determinante per il suo interesse verso il Risorgimento. Sul filone della passione garibaldina anche Bianciardi scrisse un romanzo storico di ambientazione risorgimentale: “Da Quarto a Torino. Breve storia della spedizione dei Mille” (Feltrinelli) visto con gli occhi di un uomo del novecento. La “Tavola rotonda immaginaria” sarà quindi un faccia a faccia fra due scrittori: un garibaldino “vero” (Giuseppe Bandi ) che fu tra i Mille della spedizione e un “neo garibaldino” (Bianciardi) mosso dalla stessa passione per quei valori risorgimentali di libertà e giustizia. A coordinarli sul palco lo scrittore: Andrea Camilleri. Lo spettacolo sarà preceduto da una lettura di testi di Bandi e Bianciardi a cura di Roberto Scarpa. Alle ore 17, alla Goldonetta (teatro Goldoni), è previsto un incontro pubblico con Andrea Camilleri: “Il Teatro: un ombrello di Noè” in cui l’autore parlerà della sua passione per il palcoscenico. Introduce Alfonso Maurizio Iacono, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa. La giornata del 25 ottobre chiuderà le celebrazioni che il Comune di Livorno ha messo in campo nel corso dell’anno per ricordare il 150° anniversario della Spedizione dei Mille (Anno Garibaldino), ma di fatto apre un nuovo ciclo, quello delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia che il Comune realizzerà, sulla base di una convenzione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, presieduta da Alfonso Maurizio Iacono. Tra gli appuntamenti imminenti (le date saranno annunciate quanto prima) è previsto un incontro con il Senatore Mauro Ceruti, professore di Filosofia della scienza, sul tema “La sfida dell’educazione ieri e oggi” (tra novembre e dicembre). Quindi una conferenza del professor Gianluca Bocchi sul tema “La scienza e la ricerca ieri e oggi” (a febbraio 2011). Concluderà il ciclo il professor Alfonso Maurizio Iacono sul tema “Nord e sud”, seguito dalla riduzione teatrale a cura di Roberto Scarpa del “Birraio di Preston” di Andrea Camilleri (in data da destinarsi tra febbraio e marzo 2011).



venerdì 15 ottobre 2010

SOMMA. UNA STRADA PER L’ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA


La strada che collega via Aldo Moro e via Don Minzoni sarà denominata “26 ottobre 1860”. Per l’occasione riflessioni a cura di alcuni storici locali in Piazza Vittorio Emanuele III. Tre bandiere tricolore che rappresentano i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni, costituiscono il logo dell'anniversario dell’Unità nazionale che si celebrerà nel 2011. “Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato". È con queste parole che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo scorso 5 maggio ha dato ufficialmente il via agli eventi e alle manifestazioni in tutta Italia per l’anniversario dell’Unità nazionale. Concorsi nelle scuole, convegni, dibattiti per avviare una riflessione sui principali avvenimenti storici e culturali del Risorgimento, sulla produzione letteraria, artistica e musicale del periodo e sugli ideali di coloro che hanno contribuito alla creazione dello Stato: in ogni piazza, da Nord a Sud, fremono i preparativi. Somma si prepara a festeggiare l’anniversario dell’Unità nazionale con un progetto caratterizzato da due eventi, uno amministrativo e uno pubblico. Nella seduta consiliare del 26 novembre 2009 l’Assise cittadina deliberò di segnalare alla consulta per la toponomastica la volontà dell’amministrazione di intitolare una strada del territorio cittadino col toponimo “26 ottobre 1860”, data che rievoca lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, episodio della storia risorgimentale con il quale si concluse la spedizione dei Mille (nell’immagine, il francobollo rievocativo, ndr). A seguito di un lungo iter, curato dal Direttore Generale, Giuseppe Terracciano, Palazzo Torino ha ottenuto pochi giorni fa le autorizzazioni dell’Ufficio Territoriale del Governo e del Prefetto di Napoli per attribuire il nuovo toponimo via ”26 ottobre 1860” alla strada, priva di denominazione, che collega via Aldo Moro con via Don Minzoni. Il 26 ottobre 2010, in occasione della cerimonia di intitolazione di questa strada, è prevista una significativa manifestazione pubblica in Piazza Vittorio Emanuele III, dove avrà luogo l’evento “A day of study-150° anniversario Unità d’Italia”, un momento di festa e di riflessione con la partecipazione di storici ed appassionati locali. Per le scuole sarà bandito un concorso a premi per la realizzazione di cortometraggi o disegni sull’Unità d’Italia. Non mancherà il tricolore e la banda Musicale comunale, che eseguirà brani mirati e rispondenti al senso di appartenenza alla Patria. Una giornata dedicata alla memoria storica, un’opportunità irripetibile per parlare di libertà, fratellanza, democrazia.

domenica 10 ottobre 2010

Giuseppe Garibaldi:dalla realtà al mito


In attesa delle celebrazioni dell'Unità d'Italia che prevedono per il prossimo anno importanti iniziative in tutta la penisola, si susseguono già in quest'anno mostre e convegni di qualità. In Toscana, dopo la bella mostra “Italia sia”, tenutasi nei mesi estivi al castello mediceo di Serravezza, si inaugura a Livorno “Giuseppe Garibaldi e i Mille: dalla realtà al mito”. In un momento in cui una rozza, incolta e inventata mitologia padana contesta l'idea e l'unità d'Italia ci appare importante il significato della mostra di Villa Mimbelli, che è una sorta di viaggio nell'epopea risorgimentale per conoscere quel garibaldinismo che a Livorno fu vissuto, strettamente connesso allo spirito libertario e cosmopolita della città. D'altra parte il Risorgimento fu vissuto in Toscana, come una sorta di fenomeno che coinvolse la maggioranza della popolazione, e questo a dispetto di quanto affermano coloro che, con un ossimoro, si dicono toscani-padani. Divisa in quattro sezioni, la mostra "Giuseppe Garibaldi e i Mille: dalla realtà al mito", in programma sino al 12 dicembre, espone oltre 250 pezzi tra dipinti, sculture, cimeli ma anche documenti storici originali ed autografi, frutto di ricerche nell'immenso universo garibaldino. L'esposizione è costruita secondo un percorso cronologico e tematico che offre al pubblico la rappresentazione dell'Eroe dei due mondi attraverso una iconografia d'autore di alto livello ma anche di quella più popolare, a testimonianza della forte presenza di Garibaldi nell'immaginario collettivo. Si possono confrontare i volti degli infiniti ritratti di Garibaldi realizzati nelle diverse epoche. Nell'Ottocento con la pittura realista rappresentata dai dipinti di Giovanni Fattori, di Gerolamo Induno e dalla scultura di Adriano Cecioni fino all'interpretazione celebrativa di Vittorio Corcos che nel suo 'Ritratto di Giuseppe Garibaldi' datato 1882, anticipa la stagione dei grandi monumenti dell'eroe su molte delle piazze italiane, Livorno compresa. Nell'ambito del simbolismo novecentesco è in mostra un'opera di importanza capitale per la mitologia del risorgimento, il 'Garibaldi' di Plinio Nomellini del 1906 di proprietà del Museo Fattori.
L'opera, che godette di grande fama fin dalla sua prima esposizione alla biennale di Venezia del 1907, è un'evocazione dell'epopea garibaldina e la trasposizione in chiave di mito della figura del Generale. E sempre per quanto riguarda il Novecento non manca un riferimento a Renato Guttuso che in pieno neorealismo ha fatto di Garibaldi l'eroe dei suoi quadri più belli. Di Renato Guttuso è in mostra uno studio d'insieme dell'opera monumentale "La Battaglia di ponte dell'Ammiraglio" realizzata nel 1951, gentilmente concesso dal Gruppo Parlamentare Pd della Camera dei Deputati. Nel percorso espositivo vi è anche anche una scelta di opere di autori contemporanei prestate dalla collezione della Pinacoteca del Consiglio Regionale della Toscana. Tra queste figurano opere di Ugo Nespolo, Angiolo Volpe e Silvano Campeggi; opere moderne dai titoli curiosi "Nato con la camicia" (Paolo della Bella) e "Mille paesaggi Mille" (Luciano Pasquini) che, interpretando in modo originale il mito garibaldino, introducono il visitatore in un percorso dove la storia e il mito spesso coincidono. "La mostra – come ha dichiarato l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti - fa di Livorno uno dei primi centri della nostra regione che inaugurano i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. E non si tratta certo di una casualità, perché Livorno è una delle città più garibaldine e risorgimentali del nostro paese, tanto da fregiarsi della medaglia di Benemerita del Risorgimento Nazionale; una tradizione di partecipazione civile e politica che ne ha segnato il percorso fino ai nostri giorni". L'esposizione, che è uno straordinario viaggio nella storia e nel mito di Garibaldi, è curata dagli storici Aurora Scotti e Marco Di Giovanni.



mercoledì 6 ottobre 2010

Giuseppe Garibaldi un percorso biografico attraverso testi e immagini


Sabato 9 ottobre, alle ore 10.30 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina verrà inaugurata la mostra dal titolo Giuseppe Garibaldi (1807-1882). Un percorso biografico attraverso testi e immagini. La mostra proseguirà fino al 24 ottobre (con esclusione di lunedì 11 e lunedì 18 ottobre), con orario di apertura 9-13; 17-19. La mostra, a cura di Salvatore Bottari, con testi e grafica di Benito Lorigiola, illustra in modo scientificamente rigoroso, attraverso 50 pannelli composti da testi e immagini, la vita di Giuseppe Garibaldi con particolare riferimento alle vicende che portarono all’Unità d’Italia. L’iniziativa è promossa dall'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini, in collaborazione con Associazione Mazziniana Italiana, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche e Politiche (Università degli Studi di Messina) e Dipartimento di Studi sulla Civiltà Moderna e la Tradizione Classica (Università degli Studi di Messina). La Mostra ha il patrocinio di Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica, Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Ufficio XIV Ambito Territoriale per la Provincia di Messina; Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana; Comune di Messina, Assessorato alle Politiche della Famiglia, Rapporti con le Chiese, Politiche per la Sicurezza.