domenica 21 maggio 2017

Museo storico di Bergamo

La sezione ottocentesca del Museo storico di Bergamo, che ha ereditato il patrimonio storico e artistico del Civico Museo del Risorgimento e della Resistenza, è allestita dal 7 maggio 2004 nel fabbricato all'interno del mastio della Rocca, costruito durante il dominio veneto per alloggiare gli artiglieri.
Il mastio, in posizione elevata, offre una visuale a 360 gradi sulla città e su alcune aree della provincia: i principali edifici monumentali della parte alta, l’abitato in piano, i colli di San Vigilio e della Maresana, la valle Brembana e il territorio verso Treviglio e Milano. Il percorso, organizzato in sezioni, parte dall'arrivo delle truppe francesi a Bergamo (Natale 1796) e tocca sino al 1870 i nodi tematici più significativi delle vicende del territorio bergamasco, in rapporto con la storia lombarda e nazionale. Obiettivo del progetto è offrire una visione il più possibile completa del periodo 1797-1870 attraverso linguaggi e testimonianze diversificate: il percorso si avvale di ricostruzioni d'ambiente, postazioni multimediali, audio con le voci di alcuni protagonisti degli eventi storici e testimonianze materiali, provenienti sia dalle raccolte museali, sia dalle collezioni di istituzioni cittadine e provinciali nonché di privati cittadini

domenica 14 maggio 2017

Museo Risorgimentale di Lucca

Il Museo del Risorgimento, ospitato in alcune sale del Palazzo Ducale, illustra attraverso una interessante esposizione di reperti, il periodo della storia italiana compreso tra il 1821 e la prima guerra mondiale. Importante la presenza di cimeli rari quali, ad esempio, la bandiera dei Carbonari del 1821 omaggio dell´amministrazione provinciale, le bandiere della Guardia Nazionale e del XII battaglione, e i cimeli garibaldini e mazziniani. Sono esposte inoltre una serie di armi di varie epoche e nazioni di provenienza. Il museo, profondamente ristrutturato, è stato riaperto il 17 marzo 2013. Il nuovo allestimento propone attraverso strumenti multimediali, un percorso immersivo, che supporta e amplifica il potere evocativo della collezione del museo – oggetti d’uso quotidiano, quadri, lettere, armi, vestiario, ecc., in modo che siano gli stessi reperti a raccontare la loro storia al visitatore. Particolare attenzione nella costruzione del percorso è stata data al tema dell'accessibilità universale.

martedì 2 maggio 2017

Poesia dedicata a Giuseppe Garibaldi

G. Carducci
Te là di Roma su i fumanti spaldi
Alte sorgendo ne la notte oscura
Plaudian pugnante per l'eterne mura
L'ombre de' Curzi e Deci, o Garibaldi.

A te de' petti giovanili e baldi
Sfrenar l'impeto è gioia; a te ventura
Percuoter cento i mille, e la sicura
Morte con amorosi animi saldi

Abbracciar là sopra il nemico estinto.
Or tu primo a spezzar nostre ritorte
Corri, sol del tuo nome armato e cinto.

Vola tra i gaudi del periglio, o forte:
Vegga il mondo che mai non fosti vinto
Né le virtù romane anco son morte.

MUSEO NAZIONALE DELLA CAMPAGNA GARIBALDINA DELL'AGRO ROMANO PER LA LIBERAZIONE DI ROMA

Nel 2005 il Museo della Campagna dell'Agro Romano per la Liberazione di Roma, ed esattamente nel mese di maggio, ha festeggiato un secolo di vita. Non tutti sono a Conoscenza che il fabbricato in peperino di Viterbo, richiama l'architettura di un tempietto ellenico accogliendo la similitudine che fece Garibaldi tra il sacrificio dei Cairoli d del loro compagni a Villa Glori con l'eroica resistenza di Leonida nella Grecia classica. Il progetto fu dell'architetto Prof. Giulio De Angelis. La facciata anteriore è adorna di corone d'alloro alternate da trofei con daghe e baionette. Sul fregio, eseguita dallo scultore Scardovi, c'è la scritta "Roma o Morte!". Il Museo, in questi lunghi anni di vita, ha avuto visitatori illustri dai Presidenti del Consiglio dei Ministri Benito Mussolini, Ivanoe Bonomi, Pietro Nenni e Giovanni Spadolini agli  Ambasciatori di Uruguay e Repubblica di San Marino, alti gradi militari delle Forze Armate, studiosi, studenti e semplici cittadini. E' recente la presenza del giornalista Rai Alberto Angela in occasione del documentario di Superquark su Garibaldi. La sua storia è nei volumi con le firme dei visitatori dal 1890. Dal 1997 il Museo ha ripreso la sua collocazione nella storia nazionale affidato in gestione dal Consiglio Comunale di Mentana, alla locale sezione dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini.