mercoledì 5 maggio 2010

Unità d’Italia: Napolitano apre i festeggiamenti, assente la Lega


C'e' attesa per il discorso che il presidente Giorgio Napolitano pronuncera' oggi a Quarto, alle porte di Genova, a bordo della Portaerei Garibaldi, per ricordare la partenza dei Mille, dopo aver reso omaggio al monumento che ricorda la spedizione garibaldina. Si tratta dell'atto ufficiale che da' avvio ai festeggiamenti per il 150* anniversario dell'unita' d'Italia che dureranno per l'intero 2011. Il corteo presidenziale e' atteso a Quarto poco dopo le dieci. Napolitano, come primo atto, deporra' una corona al Monumento celebrativo della partenza dei Mille. Poi parleranno il sindaco Marta Vincenzi e il ministro per i beni culturali, Sandro Bondi. Sara' infine lo stesso capo dello Stato a dare il via alla regata storica che ricorda l'impresa dei garibaldini. Nessun commento ufficiale da parte del Quirinale alla decisione dei ministri della Lega nord di non partecipare alle celebrazioni per l'unita' d'Italia, confermata ieri da Roberto Calderoli. Rispetto al programma iniziale, non sara' presente Claudio Scajola che proprio ieri mattina ha rassegnato le proprie dimissioni da ministro delle Attivita' produttive. Il capo dello Stato e' nel capoluogo ligure gia' da ventiquattr'ore. A Sestri Ponente ha visitato gli stabilimenti Ansaldo Energia accompagnato da Pierfrancesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica, e dall'amministratore delegato Giuseppe Zampini. Poi si e' recato all'Iit (l'Istituto italiano di tecnologia) a Morego e a Erzelli, dove nascera' il polo tecnologico genovese. Infine ha visitato il teatro Carlo Felice dove ha incontrato gli studenti genovesi e si e' tenuto un concerto in suo onore. ''Qualche volta ci si dimentica che esiste la classe operaia. Ora che il nazionalismo con le sue degenerazioni e' alle nostre spalle possiamo incitare noi stessi ad avere un po' piu' di orgoglio nazionale, che e' orgoglio anche di quello che produciamo, orgoglio per i nostri tecnici, per i nostri operai'', ha detto Napolitano all'Ansaldo. ''Qualcuno della Lega dovrebbe essere anche alla cerimonia a Quarto con il presidente Napolitano ma non siamo li' per dire 'che bello, che bello'. Ricordiamo pure la storia ma per dire che il paese va cambiato. Con le riforme'', dichiara Francesco Buzzone, coordinatore ligure del Carroccio. Umberto Bossi non esclude pero' di partecipare ad altre celebrazioni per l'unita' d'Italia ''anche se a naso mi sembrano le solite cose inutili e un po' retoriche'', soprattutto se verra' sollecitato a farlo dallo stesso Napolitano. Il leader della Lega si augura intanto che al 2011 si arrivi ''con un federalismo fatto'' perche' ''Cavour era federalista, la promessa e l'impronta federalista sono state fondamentali nel percorso di unificazione del paese, senza questa premessa e senza questa impronta i lombardi non ci sarebbero mai stati a finire sotto il Piemonte''. Chi non accetta questi distinguo all'interno della maggioranza e' Gianfranco Fini. In una intervista al quotidiano ''la Stampa'', il presidente della Camera ritiene ''molto grave che il Pdl non prenda sue iniziative'' e conferma le distanze dall'atteggiamento di ''sostanziale negazione dell'unita' nazionale'' che sembra animare il Carroccio. Precisa Fini: ''La Lega in fondo non e' un partito nazionale e i sostenitori di Bossi si sentono figli di una nazione tanto inesistente quanto retoricamente declamata. Per questo, mi ero permesso di chiedere per quale motivo un grande partito come il nostro non ha presentato un solo progetto per celebrare degnamente l'anniversario''. E' il ministro Sandro Bondi a replicare al presidente della Camera: ''Francamente considero ingenerosi, infondati se non pretestuosi i giudizi di Gianfranco Fini sul ruolo del Pdl. Non c'e' stata alcuna sottovalutazione da parte del partito ne' tanto meno da parte del governo dell'alto significato politico, culturale e civile di questa ricorrenza storica''.
Il presidente Napolitano, secondo il programma ufficiale della sua visita a Genova, ripartira' per Roma a mezzogiorno e mezza, dopo le cerimonie alla Stazione Marittima, dove terra' un ultimo discorso e dove e' previsto anche un intervento di Ignazio La Russa, ministro della Difesa.

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