mercoledì 23 febbraio 2011

Lo statuto Albertino

LA PROMULGAZIONE DELLO STATUTO

Il 1° febbraio Carlo Alberto scrive al ministro degli interni che il re di Napoli, concedendo al suo popolo una costituzione, non poteva compiere un atto più fatale alla tranquillità d'Italia; aggiunge inoltre che egli è fermamente deciso a non accordare nulla. Due giorni dopo si raduna il consiglio di conferenza composto dai ministri e dal re i quali seppure tristemente si accordano per concedere la costituzione. Dopo un lungo e difficile lavoro Carlo Alberto firma lo statuto. Era il 4 marzo 1848.
ANALISI DELLO STATUTO:
ALCUNE CARATTERISTICHE DELLO STATO COSTITUZIONALE
Lo statuto Albertino segna il tramonto dello stato assoluto e la nascita di un sistema di governo costituzionale moderno. I poteri si distinguono in legislativo, esecutivo e giudiziario. Quello legislativo ha il compito di fare leggi, e quello esecutivo di farle rispettare e quello giudiziario che ha per oggetto l'attuazione della giustizia. In uno stato assoluto questi tre poteri sono accentrati in un'unica persona che porta sempre alla perdita o alla limitazione della libertà dei cittadini. Lo stato moderno oltre che costituzionale è anche democratico organizzato cioè in modo per garantire la partecipazione del popolo all'esercizio del potere. Questo accade attraverso l'elezione dei rappresentanti che godono la fiducia ed esprimono la volontà dei cittadini.
LA CARTA OTTRIATA
Una costituzione può nascere in due modi: può esser deliberata da un'apposita assemblea costituente o elargita dal sovrano, in questo caso prende il nome di ottriata. Nell'introduzione l'espressione irrevocabile viene interpretata in vari modi, ma l'interpretazione esatta e quella di Cavour il quale dice che la costituzione può esser modificata in base alle esigenze.
IL POTERE LEGISLATIVO
Il potere legislativo è esercitato dal re e da due camere: la camera dei deputati e Senato. I senatori sono nominati dal re a vita mentre i deputati sono eletti dal ristretto e privilegiato gruppo di cittadini. I deputati possono ricevere istruzioni dagli elettori, ma non sono tenuti a seguirli. Essi rimangono in carica cinque anni. La formazione delle leggi avviene così: proposta la legge, essa viene esaminata dalle giunte, poi viene discussa e approvata da una camera e trasmessa all'altra. Dopo che è stata provata dalle due camere la legge viene presentata al re, il quale la approva e attesta l'esistenza della legge. Se la legge viene respinta, il progetto non può esser presentato nella stessa sessione, uno dei tanti periodi che compongono la legislatura. I parlamentari si avvalgono di alcuni privilegi: non possono essere perseguiti a causa delle opinioni espresse e dei voti dati e non possano essere arrestati senza l'autorizzazione delle rispettive camere. Essi inoltre non ricevono alcun compenso per il servizio prestato e se non hanno un reddito personale non possono svolgere attività parlamentare.
IL POTERE ESECUTIVO
Il potere esecutivo appartiene al re. Il re è il capo supremo dello stato ciò significa che è rappresentante di se stesso. Il re esercita questa funzione assieme ai ministri, nominati e rovesciati da esso, che sono responsabili degli atti del sovrano. Il re è infatti esente da ogni responsabilità attraverso l'inviolabilità regia.
L'ORDINE GIUDIZIARIO
All'età dell'assolutismo il re era primo giudice del regno, i magistrati erano funzionari regi strettamente dipendenti dal sovrano; ora lo statuto dice che i giudici ottengono l'inamovibilità dopo tre anni di servizio, in pratica esso permette ai giudici di svolgere la loro funzione in modo autonomo. Un'altra garanzia tendente ad assicurare il libero e corretto funzionamento della giustizia, la possibilità di seguire da parte di tutti i processi.
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Tutte le costituzioni degli stati moderni riconoscono ai cittadini i diritti di libertà. Nel continente europeo i diritti comuni a tutti gli uomini si affermano per la prima volta nella "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino". I passi più importanti sono: gli uomini nascono o che vivono liberi e uguali nei diritti; la libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce agli altri; tutti i cittadini hanno diritto concorrere personalmente o per mezzo di rappresentanti alla formazione delle leggi; nessuno dev'esser disturbato nelle sue opinioni; la libertà di pensiero è uno dei diritti più importanti. Alcuni diritti sanciti dallo statuto sono: la libertà individuale è garantita; nessuno può essere arrestato se non nei casi previsti dalla legge; il domicilio è inviolabile e diritto di libertà di stampa. Questi diritti sono riconosciuti dallo statuto, ma non garantiti e cioè non sia l'inviolabilità assoluta di quei diritti.

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