mercoledì 23 febbraio 2011

Luigi Cibrario

Nato a Torino nel 1802 si iscrisse alla Facoltà di Belle lettere, dopo aver vinto un posto gratuito presso il Collegio delle province di Torino, e si laureò nel 1821. Si fece apprezzare dal latinista Carlo Boucheron, che lo raccomandò a Prospero Balbo, allora ministro degli Interni e magistrato per la riforma degli studi, grazie al quale divenne applicato del ministero. Dopo che nel 1824 si era laureato anche in diritto civile e canonico, Giuseppe Manno, incaricato per gli affari dell'isola di Sardegna, gli affidò una divisione ministeriale. Grazie a un'ode scritta per la nascita del principe Vittorio Emanuele, Cibrario entrò in rapporti speciali con Carlo Alberto. Nel 1827 pubblicò la sua prima opera storica, i due volumi Delle storie di Chieri. Nel 1829 divenne sostituto procuratore generale del re nella Camera dei conti e nel 1830 fu cooptato nell'Accademia delle Scienze. La possibilità di accedere agli archivi lo indusse a sviluppare interessi per la storia sabauda, e cominciò a pubblicare articoli, memorie e poderose sintesi (tre memorie lette all'Accademia nel 1831 furono riunite con il titolo Delle finanze della monarchia di Savoia nei secoli XIII e XIV). Carlo Alberto incaricò Cibrario e Domenico Promis di raccogliere in Francia e in Svizzera documenti sui Savoia delle origini: ne nacquero opere come Documenti, sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia raccolti in Savoia, in Isvizzera ed in Francia (1833) e Sigilli dei principi di Savoia (1834). L'opera che gli procurò fama anche internazionale fu L'economia politica del Medioevo (1839), ma non abbandonò il sabaudismo: fra 1840 e 1844 pubblicò i tre volumi della Storia della monarchia di Savoia sino al 1383, nel 1846 i due volumi della Storia di Torino, mentre per la neonata Regia Deputazione di Storia patria fu responsabile della sezione Chartae degli Historiae patriae monumenta.

Studioso di successo, burocrate scrupoloso, curò relazioni altolocate e fu fedelissimo alla dinastia regnante: aveva tutto per diventare uomo di fiducia di Carlo Alberto nel periodo delle riforme. Nell’ottobre del 1848 fu eletto senatore del Regno, fu poi per breve tempo nel 1852 ministro delle Finanze nel governo di Massimo D’Azeglio e successivamente dell’Istruzione pubblica (1852-55). In seguito alla guerra di Crimea sostituì per sei mesi Cavour al ministero degli Esteri (1855-56). Nonostante l’impegno politico continuò a dedicarsi con intensità agli studi storici: Descrizione storica degli Ordini cavallereschi (2 volumi, 1846); Origini e progresso della monarchia di Savoia fino alla costituzione del Regno di Sardegna (2 volumi, 1854-55); Della schiavitù e del servaggio e specialmente dei servi agricoltori, (2 volumi,1868). Morì nella tenuta dei Conti Odorici a Trobiolo sul lago di Garda il 1° ottobre 1870.

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