ITALIA 150: FINI, NABUCCO SIMBOLO DELL'UNITA' COME INNO MAMELI
Il Va' pensiero come Fratelli d'Italia, simbolo d'unita' e non di una parte. E' un richiamo al Verdi compositore "che, piu' di ogni altro nella nostra storia patria, ha saputo forgiare l'identita' musicale di un popolo che anelava all'unita' nella liberta'", che permette a Gianfranco Fini di sottolineare che "anche per questo il 'Nabucco', il cui fulgore ha attraversato tutte le temperie storiche degli ultimi 150 anni, e', insieme all'Inno di Mameli, uno dei simboli piu' intensi dell'Unita' nazionale". Nel discorso che ha dato il via al concerto, nell'Aula di Montecitorio, dell'Orchestra dell'Opera di Roma diretta da Riccardo Muti, il presidente della Camera mette in risalto il ruolo di Giuseppe Verdi nell'ideale pantheon unitario, come "uno dei numi tutelari dell'Italia migliore, di quell'Italia che concepisce l'arte e la musica non soltanto come auto rappresentazione della propria identita' culturale, ma soprattutto come formidabile strumento di elevazione civica e spirituale, di coscienza politica e di rinnovamento etico". "E vale la pena ricordare - e' il monito di Fini - che non a caso Giuseppe Verdi fu membro del primo Parlamento d'Italia, un riconoscimento naturale per quanti avevano dato lustro all'Italia prima della sua riunificazione". "Le note che sentiremo risuonare in quest'Aula assumono oggi un significato particolarmente importante perche' - prosegue - rappresentano un omaggio ideale a coloro che fecero l'Italia, ai tanti grandi e piccoli eroi del nostro Risorgimento: giovani e anziani, uomini e donne che lottarono affinche' si realizzasse il sogno di liberta' accarezzato nei secoli passati da grandi artefici dell'identita' culturale italiana come Dante, Petrarca, Alfieri, Foscolo e Leopardi.
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