sabato 12 marzo 2011

La camicia rossa

La camicia rossa


La leggendaria camicia rossa fu adottata per la prima volta in Sud America. Per caso, come spesso accade per le scelte che si rivelano storiche. Era il 1843: Garibaldi doveva dare un'uniforme alla Legione Italiana (da lui formata) che s'era messa al servizio della Repubblica dell'Uruguay contro l'Argentina. In una fabbrica di Montevideo fu acquistata, a prezzi bassissimi, una partita di tuniche rosse, (destinata agli operai dei macelli di carne salata), rimasta invenduta proprio a causa del conflitto. Il colore serviva a occultare le macchie di sangue degli animali uccisi. Al ritorno in Italia, Garibaldi volle mantenere l'uso di quell'uniforme. Il rosso rendeva i suoi uomini più facilmente individuabili (e quindi maggiormente esposti al fuoco nemico), ma testimoniava anche il loro coraggio. Inizialmente (nella Prima guerra d'indipendenza e nella Repubblica Romana) furono pochi i volontari che indossarono quella divisa, che divenne ufficiale soltanto dopo la battaglia di Palestrina, nel maggio 1859. Nella spedizione dei Mille, i volontari si imbarcarono in borghese. A bordo, durante il viaggio verso Marsala, furono distribuite cinquanta camicie rosse. Fu Alexandre Dumas - a bordo del suo panfilo Emma - a organizzare una piccola fabbrica artigianale di camicie rosse, che permise a quasi tutti i garibaldini di combattere in uniforme. Lo stesso accadde nel 1866, mentre nel 1870, in Francia, i Cacciatori delle Alpi tornarono agli abiti borghesi (con l'eccezione di chi aveva una camicia rossa di proprietà).

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