venerdì 6 luglio 2012

Fratelli Mazziotti


 Francesco Antonio Mazziotti
(Stella (oggi Stella Cilento), 1811 – Napoli, 1878).
Figlio di Pietro. Patriota, prese viva parte alle prime agitazioni del 1848, a Napoli e nel Cilento. Eletto deputato dopo la concessione della Costituzione, corse il pericolo di essere arrestato dopo il 15 maggio, ma alla riapertura del Parlamento ebbe parte notevole nei lavori, nelle file della Sinistra: il 4 febbraio 1848 fu aggredito e ferito. Emigrò a Genova dopo il trionfo della reazione (1849) e fu condannato a morte in contumacia. Tornò a Napoli nel 1860, adoperandosi per la pronta annessione al Regno di Vittorio Emanuele, e fu poi deputato nel 1861-65 e nel 1867-70.
Gerardo Mazziotti
(Celso nel Cilento, 1775 – Napoli, 1854).
Magistrato e patriota.  Simpatizzante del giacobinismo, fuggì all'estero ai primi arresti, ma presto tornò a Napoli ed ebbe cariche sotto la Repubblica partenopea (1799); fu magistrato durante il decennio francese e la Restaurazione, ma, eletto deputato nel 1820, fu arrestato dopo la vittoria dell'assolutismo e costretto a esulare a Roma, donde poté tornare a Napoli solo nel 1837.
Giovan Battista Mazziotti
(Celso nel Cilento, 1766 – Napoli, 1850).
Patriota. Fu presto attivo propagandista di giacobinismo, ebbe cariche sotto la Repubblica partenopea e fu perciò deportato (1800); commissario di polizia durante il decennio francese, durò in carica fino al 1819 e nella rivoluzione del 1820 si mostrò fautore delle tendenze più esaltate, sicché, arrestato al sopravvento della reazione, rimase a lungo in prigione e fu poi (1825) deportato a Favignana per 17 anni.
Nicola Mazziotti
( – Napoli, 1821), Fratello di Gerardo, fu ufficiale durante il decennio francese e la Restaurazione e prese parte alla rivoluzione del 1820.
Pietro Mazziotti
( – Salerno, 1829), Fratello di Gerardo coprì uffici sotto i francesi e la Restaurazione, ma nel 1828, accusato di complicità coi rivoltosi del Cilento, fu arrestato e morì in prigione.

  

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