lunedì 9 luglio 2012

La letteratura del Risorgimento

Il clima culturale italiano della prima metà dell’Ottocento è dominato dalla questione nazionale. Letterati e uomini di cultura sono coinvolti nei dibattiti politici sullo sbocco da dare al Risorgimento, contrapponendo cattolici e laici, democratici e moderati, repubblicani e monarchici.Non c’è discussione culturale o letteraria ,fino al dibattito sulla lingua e alla polemica romantica, che non venga ricondotta alla grande questione della formazione di una cultura nazionale,dello sviluppo di una vita sociale più evoluta in vista dello stato nazionale da costruire.Inoltre lo spirito anticlassicistico vivo negli scritti dei letterati lombardi e il proposito romantico di una letteratura moderna, popolare e istruttiva trovano ampia espressione nella letteratura del primo Ottocento. Tutto ciò corrispondeva al principio della "modernità". Che cosa di più moderno i poteva infatti esserci delle speranze, delle aspirazioni, degli sdegni, delle rivendicazioni, del desiderio di libertà degli spiriti eletti prima, della borghesia poi, e del popolo italiano infine, in quegli anni di lotta sempre più aperta contro lo straniero?Ed è così che la produzione letteraria del primo Ottocento, si ispira ad argomenti d'amor di patria, tanto che patriottico si suole anche chiamare il "primo" periodo del "romanticismo" italiano.Il pensatore, il politico e il letterato tendono a identificarsi nelle stesse persone. I protagonisti del dibattito politico. Sono vivamente interessati alle questioni letterarie;così come uomini politici sono anche romanzieri e poeti.Non c’è quasi uno scrittore dell’epoca che non subisca un periodo di carcere o di esilio per motivi patriottici; molti perdono la possibilità di avere impieghi pubblici e devono affidarsi alle precarie risorse del lavoro editoriale ;tutti in genere devono fare i conti con la censura.La fusione tra dibattito letterario e impegno civile caratterizza anche le due riviste più importanti dell’epoca romantica: il “ Conciliatore” (1818-19) a Milano, l’ “Antologia” (1821-33) a Firenze, entrambe presto soppresse dalla censura.I temi più importanti sono quelli politici, affrontati direttamente con inni alla libertà e canti di lotta, oppure indirettamente, con rievocazioni di glorie del passato, memorie della propria vita esemplare, satire verso una società che si vorrebbe trasformare.Per quanto riguarda la letteratura in versi, le forme in cui si esprimono gli scrittori sono le romanze (canti popolari), le ballate, le novelle in versiSi svolge secondo i seguenti indirizzi: poesia patriottico-risorgimentale, poesia satirico-realistica.La letteratura in prosa, invece, si articola in prosa foscoliana, prosa manzoniana autobiografica e garibaldina e romanzo storico.





















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