Patriota e soldato. Fu con il padre e i fratelli in Spagna e in Grecia. A Napoli fu ammesso nel 1830 in un reggimento di cavalleria della guardia reale. Ordì l'assassinio di Ferdinando II con lo scopo di proclamare a suo successore il principe di Capua, che avrebbe dovuto elargire la Costituzione di Spagna. Denunciato, per sfuggire all'arresto Rosaroli cercò di uccidersi senza riuscirvi. Graziato sul patibolo, la pena fu commutata nel carcere a vita. Amnistiato nel 1848 si arruolò nel corpo dei volontari della principessa Cristina di Belgioioso. Combatté tra Goito e Curtatone. Difese Venezia al comando della batteria Sant'Antonio a Marghera.
domenica 26 maggio 2013
Rosaroli Cesare
Rosaroli Cesare Roma, 1809 – Venezia, 1849
Patriota e soldato. Fu con il padre e i fratelli in Spagna e in Grecia. A Napoli fu ammesso nel 1830 in un reggimento di cavalleria della guardia reale. Ordì l'assassinio di Ferdinando II con lo scopo di proclamare a suo successore il principe di Capua, che avrebbe dovuto elargire la Costituzione di Spagna. Denunciato, per sfuggire all'arresto Rosaroli cercò di uccidersi senza riuscirvi. Graziato sul patibolo, la pena fu commutata nel carcere a vita. Amnistiato nel 1848 si arruolò nel corpo dei volontari della principessa Cristina di Belgioioso. Combatté tra Goito e Curtatone. Difese Venezia al comando della batteria Sant'Antonio a Marghera.
Patriota e soldato. Fu con il padre e i fratelli in Spagna e in Grecia. A Napoli fu ammesso nel 1830 in un reggimento di cavalleria della guardia reale. Ordì l'assassinio di Ferdinando II con lo scopo di proclamare a suo successore il principe di Capua, che avrebbe dovuto elargire la Costituzione di Spagna. Denunciato, per sfuggire all'arresto Rosaroli cercò di uccidersi senza riuscirvi. Graziato sul patibolo, la pena fu commutata nel carcere a vita. Amnistiato nel 1848 si arruolò nel corpo dei volontari della principessa Cristina di Belgioioso. Combatté tra Goito e Curtatone. Difese Venezia al comando della batteria Sant'Antonio a Marghera.
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