Mantova, 1826 – Milano, 1905
Letterato e uomo politico. Cospiratore, esule dal 1848 al 1850 in Francia e in Svizzera, tornato in Lombardia collaborò al «Crepuscolo» di Carlo Tenca e al «Vesta Verde» di Cesare Correnti.Deputato dal 1860 al 1869, senatore dal 1876, fu buon intenditore d'arte (era stato discepolo di Gerolamo Induno); nel 1878 presiedette la commissione giudicatrice dell'esposizione artistica di Parigi e scrisse il saggio L'arte a Parigi.Fu socio corrispondente dei Lincei (1876). Instancabile lavoratore, scrisse moltissimo (Opere, in 24 voll., 1906-11) con agilità ed eleganza. Ha il merito di aver fatto conoscere Heine agli italiani e di aver divulgato in Italia le opere di scrittori europei poco conosciuti. I suoi studi più convincenti sono forse quelli su Tenca e Correnti.