Cristina, fin dall’infanzia, fu nutrita di idee repubblicane perché il padre Carlo, avvocato, e la sorella Carmela, sposata al colonnello Domenico Moscati, avevano attivamente aderito alla Repubblica Partenopea. Durante la reazione, la loro casa venne saccheggiata. Il nome di Cristina è legato al tentativo di fuga dei prigionieri politici dalle segrete di Castelnuovo, tentativo che fallì per il tradimento di Annibale Giordano e Francesco Basset.
Si sottrasse all’arresto con l’esilio, travestendosi da uomo e fuggendo con molti membri della sua famiglia. Sposò in prime nozze l’avvocato Campobasso, da cui nacque il figlio Pietro Paolo, divenuto ispettore di polizia, e in seconde nozze il consigliere Vito Valentino, da cui nacque Epaminonda, cognato di Antonietta De Pace e vittima dei Borboni nel 1849. Morì a Gallipoli il 16 marzo 1822
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