T. Zalli nacque a Lodi il 29-11-1830.
Il padre, Giovanni Zalli, e la madre, Caterina Dovesana diVailate,
si erano sposati nel 1812.
Tiziano inizia la scuola e a 8 anni entra nel collegio dei Barnabiti.
Nel 1845 si iscrive al Liceo comunale regio (attualmente sede del Teatro alle Vigne).
Tiziano frequenta l’università di Pavia, qui però, nel 1848, a causa dei moti rivoluzionari, l’università chiude.
Allora, Tiziano prende lezioni dal fratello maggiore, già avvocato.
Nel 1852 si laurea in Scienze Giuridiche ed esercita la professione di avvocato.
A 26 anni si sposa con una giovane vedova, Flavia Menta che aveva avuto dal precedente marito una bambina di 6 anni:
il matrimonio si concluderà tristemente nel 1862 con la morte prematura della moglie.
Nel 1859 Zalli riceve l’incarico di
Segretario della commissione della Pubblica Sicurezza
e in seguito viene eletto consigliere e diventa assessore.
Zalli è un liberale moderato, aperto e sensibile però nei confronti dei bisogni
dei poveri della sua città.
Nel 1860, anno di svolta, comincia ad interessarsi ad iniziative sociali
e ai preparativi per fondare la Società Operaia di Mutuo Soccorso,
tuttora esistente in via Callisto Piazza.
Essa viene inaugurata il 10 febbraio 1861.
Tale associazione si propone di aiutare la classe operaia sul piano della malattia, dell’infortunio, della previdenza per la vecchiaia.
La Società Operaia di Mutuo Soccorso è costituita da due tipi di soci:
EFFETTIVI : operai che versano una lira al mese;
ONORARI : borghesi filantropi che danno denaro per beneficenza,
Zalli ne è il vicepresidente.
Si iscrivono 593 soci, di cui 84 donne.
In difesa di queste ultime, Zalli pronuncia un discorso toccante
poiché la donna è considerata un peso per la società
in quanto spesso deve assentarsi dal lavoro per maternità e malattia.
Nel 1863 fonda la Biblioteca circolante
resso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso:
grazie ad essa gli iscritti possono prendere in prestito i libri.
E’ un’iniziativa innovativa, a favore dell’innalzamento culturale degli operai:
a quel tempo, infatti, i libri non potevano essere portati a casa.
Zalli intraprende altre iniziative che danno sollievo ai soci.
Nel 1864 Zalli fonda la Banca Popolare
con una particolare attenzione alle esigenze degli strati disagiati.
Nel 1872 Zalli lascia l’incarico di segretario e diventa direttore della banca.
Ritorna sulla scena politica e viene eletto nelle file dei moderati.
Nel 1870 prende posizioni sempre più anticlericali.
Nel 1899 diventa progressista perché i moderati si alleano con i clericali.
Nel 1902 si propone nelle file dei progressisti.
Muore nel 1909.
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