martedì 24 gennaio 2012

Giovanni Buzzacchi


Fervente patriota, interruppe gli studi per arruolarsi volontario, con Garibaldi, nell’eroica spedizione dei “Mille” nel 1860.Durante tutta la Campagna il valoroso garibaldino medolese si distinse, ovunque, nei più aspri scontri combattuti a Calatafimi, Palermo e Milazzo, meritando encomi ed onorificenze.Rientrato in famiglia riprese gli studi presso l’Università di Pavia.A pieni voti ottenne la laurea in medicina dopo di ché tornò nuovamente al seguito delle truppe garibaldine, per espresso invito dello stesso Garibaldi, che lo scelse come medico di fiducia ed al quale affidò importanti incarichi coordinativi e chirurgici, nei pronti interventi, in soccorso dei feriti della Campagna Trentina del 1866.Fu trai i primi ad accorrere in aiuto del valoroso Colonnello mantovano Giovanni Chiassi, morto a Bezzecca in seguito alle gravi ferite riportate in combattimento.Al termine del conflitto riprese la carriera medica. Esperto specialista applicò l’acuto ingegno alle discipline chirurgiche e fu per ventitre anni primario dell’Ospedale Civile di Mantova ove ebbe il privilegio di introdurre, nei suoi interventi, il nuovo metodo di sterilizzazione e prevenzione delle infezioni.La celebrità dell’evoluto chirurgo medolese raggiunse i più alti vertici della notorietà e la Sua morte venne vistosamente annunciata e diffusa, dalla Gazzetta di Mantova e dai maggiori quotidiani lombardi, all’indomani della scomparsa, avvenuta in Medole.In occasione dell’esumazione della salma, con l’annuncio funebre, accanto ai resti mortali, è stata trovata una fotografia di Garibaldi che il Buzzacchi orgogliosamente volle con sé anche dopo la morte.La sua personalità è ricordata con una via medolese intitolata a Suo nome e con una lapide posta sulla facciata dello stabile di Via San Martino (ora proprietà Porrini ), che fu Sua dimora e dove morì il 21 gennaio 1900.

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