La fattoria Guiccioli rappresenta un’epoca molto importante per tutti gli italiani: quella del Risorgimento, periodo cui prevalsero gli ideali italiani e venne cosi fatta l’unificazione dello Stato.
La fattoria Guiccioli entra cosi a far parte di una delle tante tappe del condottiero italiano durante la sua fuga dagli austriaci, i quali lo intercettarono nel bel mezzo del percorso che va da Cesenatico a Venezia. Dopo vari spostamenti avvenutosi in Romagna si trovò ad un certo punto alla fattoria Guiccioli, dove i proprietari gli offrirono ospitalità ed alloggio (aspetto tipico dei romagnoli). Da ricordare che proprio nella fattoria in questione, il 4 agosto del 1849, morì la moglie di Garibaldi, Anita. La fattoria è tuttora visitabile, al piano terra vi si possono notare vari quadri ritraenti Anita e Giuseppe. Al piano superiore invece c’è ancora il letto sopra il quale la moglie del patriota italiano perse la vita.
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