Ai miei figli, ai miei amici, ed a quanti dividono le mie
opinioni, io lego:
l'amore mio per la libertà e per il vero; il mio odio per la
menzogna e la tirannide.
Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il
prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il
moribondo e della confusione che sovente vi succede,
s'inoltra e mettendo in opera ogni turpe stratagemma,
propaga con l'impostura in cui è maestro, che il defunto
compi, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di
cattolico.
In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena
ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il
ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che
considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in
particolare.
E che solo in istato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io
credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente
di TORQUEMADA.
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