Petroni Giuseppe
Bologna, 1812 – Terni, 1888
Patriota; membro (1832) della Giovine Italia e della setta degli
apofasimeni, si diede poi (1845) all'avvocatura presso il Tribunale della Rota.
Durante la Repubblica romana (1849) fu sostituto del ministro della Giustizia,
Giovita Lazzarini e, alla Restaurazione pontificia, continuò a tener vivo
l'ideale mazziniano. Arrestato (1853), condannato a morte (1854), ebbe la pena
commutata in quella della galera a vita. Liberato (1870), diresse la «Roma del
Popolo»; infine (1882-85) fu gran maestro della massoneria.
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