Palermo, 1810 – Venezia, 1900
Economista e uomo politico. Nel 1848 fece parte del Parlamento siciliano
e fu inviato a Torino per annunciare al secondogenito di Carlo Alberto la
nomina a re di Sicilia; costretto a fermarsi in Piemonte dalla Restaurazione
borbonica, fu redattore de «Il Risorgimento» e insegnò Economia politica
all'Università di Torino (1848-59). Dopo il 1860 tornò a Palermo e fece parte
dell'amministrazione finanziaria del governo provvisorio; fu poi consigliere
della Corte dei Conti, deputato, ministro delle Finanze (1867), senatore (dal
1881), e dal 1868 diresse la Scuola superiore di commercio di Venezia. Socio
nazionale dei Lincei (1876). È il più autorevole rappresentante della scuola
classica in Italia.
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