Novara, 1766 – Milano, 1814
Uomo
politico. Avvocato a Novara, svolse la sua carriera nell'amministrazione del
Regno di Sardegna. Devoto ai Savoia, dopo l'abdicazione di Carlo Emanuele si
tenne in disparte; poi (1800) accettò di far parte del governo provvisorio
democratico del Piemonte, e (1802) andò deputato alla Consulta straordinaria di
Lione. Chiamato da Francesco Melzi a Milano (1802), fu membro del triunvirato
che diresse le finanze della Repubblica italiana, poi (1802) ministro delle
Finanze, e tale restò anche sotto il Regno d'Italia. Inviso all'aristocrazia.
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