Savigliano, 1808 – Milano, 1892
Prelato. Fu elemosiniere privato di Carlo Alberto (1847), vescovo di
Casale, senatore del Regno sabaudo e poi arcivescovo di Milano (1867). Fu
contro la definizione dogmatica dell'infallibilità papale nel Concilio Vaticano
I. Nel 1887 fu insignito del collare della SS. Annunziata.Da lui prende nome la cosiddetta crisi Calabiana: il 28 novembre 1854
Cavour aveva presentato un progetto di legge per la soppressione delle
corporazioni religiose e l'abolizione della manomorta. La violenta opposizione
dei clericali piemontesi, appoggiati da Vittorio Emanuele II, condusse alla
promessa di Calabiana, a nome di tutto l'episcopato, di versare la somma che si
sarebbe ricavata dall'esecuzione della legge, se il progetto fosse stato
ritirato.Presentata tale proposta in Senato (26 aprile 1855), Cavour si dimise,
lasciando ogni responsabilità al re. Ma la reazione delle forze liberali e
dell'opinione pubblica costrinse Vittorio Emanuele a richiamare al governo
Cavour (3 maggio) e a firmare la legge sulle corporazioni (29 maggio 1855).
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