Dopo aver seguito la famiglia esule
in Francia per i moti del 1831, fu segretario del governo provvisorio
di Modena nel 1848. Rifugiatosi in Piemonte fu professore di storia.
Pubblicò un Sommario della storia d'Italia che per l'ispirazione ghibellina fu contrapposto all'opera di Cesare Balbo.
Nel 1859 fu inviato alla frontiera del Ducato estense per prepararvi
l'insurrezione e assunse vari incarichi politico-amministrativi. Fu
prefetto e deputato. Nel 1865, segretario del ministero dell'Interno
passò poi al Consiglio di Stato e nel 1876, con l'avvento della Sinistra
divenne senatore.
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