Nacque a Torino il 14 marzo del 1844 da Vittorio Emanuele II e da Maria Adelaide di Ranieri. Sposò nel 1868 la cugina Margherita di Savoia. Prese parte volontariamente alla III guerra di Indipendenza a capo della XVI divisione.Salì al trono il 9 gennaio 1878.
Di Umberto I si disse che fu un esempio di coraggio: non tanto il coraggio militare ma quello civile che lo spinse a recarsi "nel ventre di Napoli", infestata dall'epidemia di colera del 1884.
Il 18 luglio 1886 Umberto I venne a Genova per inaugurare il monumento a suo padre eretto in piazza Corvetto.Umberto fu soprattutto il "re buono", e con questo appellativo passò alla storia. Ma in realtà passò alla storia come colui il quale non esitò nel 1898 a concedere di propria spontanea volontà una alta onorificenza al generale Bava Beccaris per aver ucciso a cannonate quasi cento milanesi.
Il 29 luglio 1900 a Monza l'anarchico Gaetano Bresci, proveniente dall’America dov’era emigrato nel ’97, uccise Umberto I con tre colpi di pistola. Bresci intendeva così rivendicare le non dimenticate vittime di Milano e la politica reazionaria di questo sovrano che soffocava le richieste popolari con le armi.Il figlio Vittorio Emanuele III, tempestivamente avvertito, partecipò alle esequie senza versare nemmeno una lacrima.
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