Pietro Ripari (detto \"Il medico di Garibaldi\") nacque a Solarolo Rainerio da una famiglia benestante di proprietari terrieri il 18 luglio 1802.Si laureò nel 1827 ed esercitò la professione medica per i successivi vent’anni.Nel 1847 abbandonò l’attività medica per dedicarsi alla causa risorgimentale che lo portò a Milano, dove, nel 1848, conobbe Garibaldi. Nel 1849, a Roma, fu incaricato da Garibaldi dell’organizzazione delle ambulanze, divenendo poi chirurgo maggiore della II Brigata Garibaldi, fino a direttore generale delle ambulanze, su nomina dello stesso generale.Ai primi di maggio del 1860, avvenne a Quarto il concentramento dei volontari per la Spedizione dei Mille. Ancora una volta, Garibaldi volle a dirigere il Servizio Sanitario dell’Esercito meridionale Pietro Ripari, quasi sessantenne.Il 29 agosto 1862, sull\'Aspromonte, avvenne lo scontro, durante il quale Garibaldi fu ferito da due proiettili. Fu immediatamente soccorso dai medici dell\'ambulanza: da Ripari (Capo medico) e dai medici siciliani dott. Giuseppe Basile e dott. Enrico Albanese.Fu medico curante ed amico dell\'illustre ferito. Ripari, insieme agli altri due curanti, Basile e Albanese, presenziò sempre ai numerosi consulti di medici, che si succedettero al capezzale di Garibaldi e fu presente all’intervento del 23 novembre, quando il professor Ferdinando Zannetti di Firenze estrasse finalmente il frammento di piombo dalla ferita. Nel 1863 Ripari pubblicò il libro Storia medica della grave ferita toccata in Aspromonte dal Generale Garibaldi.Morì verso la mezzanotte del 15 marzo 1885.
Venne commemorato il 20 settembre 1903 a Cremona e il 29 settembre 1912 a Solarolo Rainerio.
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