(Vercelli, 1799 – Torino, 1857)
Patriota. Partecipò ai moti del 1821. Esule dopo la repressione dei moti
mazziniani del 1833, si stabilì dall'autunno 1834 a Bruxelles.Fu Bosso a convincere Gioberti, di cui era amico, a trasferirsi da
Parigi a Bruxelles. Rientrato in patria nel 1838, il Bosso riprese la sua
attività professionale come ingegnere, dedicando speciale attenzione ai
problemi tecnici delle strade ferrate piemontesi, alla cui espansione partecipò
attivamente nel corso degli anni Quaranta.Nel marzo del 1849 diresse le opere di difesa di Casale dall'assalto
degli austriaci.Fu deputato al Parlamento subalpino nel 1850. Ispettore del Genio
civile, diresse la costruzione degli acquedotti piemontesi.
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