Esattamente 150 anni fa, a partire dal 15 settembre, con gli accordi tra
Italia e Francia ovvero la "convenzione di settembre" con cui
l'Italia s'impegnava a non invadere lo stato della Chiesa, prima, poi con i
tumulti popolari di Torino del 21-22 settembre contro lo spostamento della
capitale(più di 500 vittime),e l'iter parlamentare che si concluse il 19
novembre con il voto favorevole di 269 deputati, Firenze divenne capitale
d'Italia col proposito di avvicinare la capitale al centro geografico del paese,
ideale auspicato da sempre da Garibaldi. Nello stesso anno, per non creare
alcun alibi a coloro che gridavano al "complotto massonico" contro
Torino,il generale dovette dimettersi da gran maestro della massoneria, e dedicarsi
alla prima internazionale dei lavoratori(fondata pochi mesi prima)e alla Lega
internazionale della Pace e della Libertà.I torinesi forse avevano ragione di
recriminare su questa decisione visto che il Piemonte era lo stato che aveva
dato "corpo" legale e militare al nuovo stato italiano, tuttavia
altre regioni avevano partecipato al moto d'indipendenza nazionale, e
ricordiamo la Sicilia che aveva dato fiatoalla rivolta di tutto il sud, la
Sardegna che aveva preservato il Regno sabaudo negli anni bui di
Napoleone,l'Emilia-Romagna e soprattuttoil Granducato di Toscana che si erano
uniti liberamente al regno d'italia(sabaudo)pur trovandosi in una situazione
economica-sociale non del tutto spregevole!I fiorentini sapevano bene che la
loro città sarebbe stata una capitale di "passaggio" in vista di
Roma, baricentro d'italia, ma erano ben consci,come lo siamo ancora noi
oggi,che Firenze era, comunque, la capitale delle arti e della letteratura
italiana, ed è ancora un primato fiorentino che s'identifica col PRIMATO DEGLI
ITALIANI, quello di dare al mondo l'ideale della BELLEZZA che -come disse
Dostojevsky- "E' l'ideale che salverà il mondo!"
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