Fu compiuto tra l’8 e l’11 luglio 1859 e pose la fine della seconda guerra per l’indipendenza italiana. Dopo alcune vittorie Napoleone III, timoroso di comlicazioni internazionali e combattuto dall’opinione pubblica francese ostile alla formazione di un grande stato italiano ai propri confini, decise il 6 luglio di proporre all’Austria un armistizio: venne firmato l’8 dal maresciallo Vaillant e dal generale Martimprey per la Francia, dal generale La Rocca per la Sardegna, dal barone Hess e dal conte Mensdorff per L’Austria. I preliminari di pace vennero conclusi l’11 attraverso i colloqui dei due imperatori e fissarono il principio della rinuncia Austriaca alla Lombardia e della creazione di una confederazione italiana con a capo il Papa; furono ratificati da Vittorio Emanuele II e portarono alle dimissioni di Cavour.
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