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domenica 16 settembre 2012
Garibaldi e la musica
L'Eroe dei Due Mondi amava la musica, non a caso nel Museo sono custoditi vari strumenti recentemente restaurati e funzionanti. I brani preferiti da Giuseppe Garibaldi si prestavano al canto, ed erano eseguiti al pianoforte dalla figlia Teresita. Non è difficile immaginare le serate in allegria della famiglia Garibaldi, risuonanti della voce baritonale del Generale, che cantava pezzi italiani oltre che dell'antico repertorio di canzonette francesi, nizzarde e genovesi. Si ascoltavano altresì inni, stornelli, canti popolari, e serenate dai dischi "Ariston", nonché valzer, quadriglie polke e mazurche. La passione di Garibaldi per Verdi nasceva dal fatto che nelle sue opere il compositore sottolineava, attraverso la musica, il gioco perverso al quale dovettero soccombere tante figure emblematiche capaci, d'altronde di emozionare le folle. Tutti i compositori prediletti da Garibaldi, come Rossini, Bellini, Donizetti erano capaci di racchiudere attraverso le note e le parole i caratteri e le passioni forti dei personaggi. In molte opere da lui prescelte si nascondeva l'ideologia nazionalista e il fondamento del diritto all'autodeterminazione dei popoli e si avvertivano motivazioni indipendentiste o di emancipazione politica.
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