Reggio Emilia, 1777 – ivi, 1863
Generale napoleonico, prese parte ai moti del 1831 nella Romagna alla
testa di formazioni volontarie. Catturato in mare dagli austriaci dopo la
caduta di Ancona, fu condannato a morte; la pena gli fu commutata in quella del
carcere a vita. Liberato allo scoppio della rivoluzione del 1848, fu poco dopo
chiamato da Pellegrino Rossi a far parte del governo romano, quale ministro
della Guerra. Quando Pio IX abbandonò Roma, il generale Zucchi seguì il
pontefice. La sua carriera fu, così, chiusa. Alla proclamazione del Regno
d'Italia, fu nominato luogotenente generale a riposo.
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