Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 – Torino, 1887
Teologo e politico. Gesuita, professore al Collegio Romano di teologia dogmatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione.Per motivi non chiariti uscì dall'ordine (1859), ottenendo da Pio IX la secolarizzazione e la cattedra di filosofia della Sapienza. Dopo un incontro (1860) con Cavour, pubblicò (1861) anonimo l'indirizzo Pro causa italica ad episcopos catholicos, nel quale invitava Pio IX a rinunciare al potere temporale.Dovette nello stesso anno fuggire a Torino, dove fu nominato dal governo piemontese professore di filosofia morale nell'università e pubblicò, anonimi o con lo pseudonimo di Ernesto Filalete, altri quattro opuscoli. Continuò la lotta contro il potere temporale e divenne figura di primo piano nel clero liberale italiano.Con Diomede Pantaleoni prese parte al tentativo di trattare un accordo tra lo Stato italiano e la Santa Sede. Sospeso a divinis, depose l'abito ecclesiastico. Nel 1864, eletto deputato, propose una specie di costituzione civile del clero. Morì riconciliato con la Chiesa.
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