(Alessandria, 1796 – ivi, 1833)
Patriota. Compiuti a Torino gli studi di giurisprudenza, esercitò come
il padre la professione di avvocato nella sua città natale dove, nel 1821,
partecipò ai moti del Piemonte.Esule a Barcellona, nel marzo del 1822 era di nuovo in patria, sotto la
sorveglianza della polizia.Nel febbraio 1823 sposò Margherita Pereno, sua concittadina, dalla quale
ebbe poi due figlie. Iscrittosi alla Giovine Italia, fu arrestato nel giugno
del 1833 dopo che era venuta alla luce una rete di infiltrazione mazziniana tra
i soldati dell'esercito piemontese. Fu fucilato il 22 giugno fuori Porta
Marengo, una località nel comune di Alessandria.Decisive per la condanna furono le confessioni dei suoi compagni di
cospirazione oltre al testamento politico, scritto in carcere il 16 giugno, che
rivelava la sua ardente fede mazziniana.
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