Corniola (Empoli), 1802 – Pisa, 1861
Uomo politico e giurista. Frequentò il circolo di Vieusseux. Fu uno dei principali esponenti del liberalismo toscano. Fondatore, con Ricasoli e Lambruschini, del periodico «La Patria» (1847), nel 1848 fu eletto deputato al primo Parlamento toscano. Avversario di Ridolfi e sostenitore di Capponi, Salvagnoli lasciò la Toscana con l'avvento al potere del governo democratico di Guerrazzi. Nel 1859 pubblicò l'opuscolo Della indipendenza italiana ed entrò a far parte, come ministro per gli Affari ecclesiastici, del governo provvisorio presieduto da Ricasoli, distinguendosi come uno dei più convinti sostenitori dell'annessione al Piemonte. Nel 1860 fu nominato senatore.
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