/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": Frasi Celebri

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domenica 20 dicembre 2009

Frasi Celebri

A nemico che fugge, ponti d'oro.


Gonzalo Fernández de Córdoba (1453-1515) generale spagnolo



Acqua alle corde!

Bresca, capitano di mare

Nel 1586, Papa Sisto V incaricò l'architetto Domenico Fontana di innalzare in Piazza San Pietro il gigantesco obelisco (25 metri d'altezza per 350 tonnellate di peso!), che tutt'ora si trova al centro della grande piazza di Roma. La difficoltà e la delicatezza dell'operazione − per la quale pare furono necessari circa 800 uomini e un centinaio di cavalli − spinsero Sisto V ad emanare un editto col quale imponeva, pena la morte, il massimo silenzio durante lo svolgimento dei lavori.

Quando l'obelisco fu sollevato ad una certa altezza, si videro le funi allungarsi pericolosamente col rischio di cedere da un momento all'altro. Proprio nel momento di massima tensione, un uomo presente tra la folla, incurante dell'imposizione del papa al silenzio, urlò: "Acqua alle corde!". Il consiglio fu subito seguito, le funi furono bagnate e l'obelisco poté essere innalzato senza problemi. L'autore dell'incitazione era di un marinaio sanremese di nome Bresca, il quale sapeva per esperienza che la canapa, con la quale sono fatte le cime delle navi, bagnandosi si accorciano e diventano più resistenti. In un primo momento Bresca venne arrestato per aver violato l'editto papale, ma non appena Sisto V venne a conoscenza del fatto, invece di farlo punire premiò il coraggioso marinaio con una pensione e numerosi privilegi.



Anche tu, Bruto, figlio mio?

Giulio Cesare (100-44 a.e.c.) imperatore romano

"Tu quoque, Brute, fili mi?". Citato da Svetonio in "Vite dei Cesari".



Che mangino della brioche

Maria Antonietta (1755-1793) regina di Francia

"Qu'il mangent de la brioche". Frase attribuita a Maria Antonietta in risposta all'annuncio che al popolo mancasse il pane. Una risposta simile si trova ne "Le confessioni" di Jean-Jacques Rousseau, pubblicato postumo tra il 1782 e il 1789: "Disgraziatamente non sono mai riuscito a bere senza mangiare. Come procurarmi del pane? Mi era impossibile metterne da parte. Farne acquistare dai servi significava tradirmi, e quasi insultare il padrone di casa. Comprarne io stesso, non osai mai. Un signore elegante, la spada al fianco, entrare da un fornaio e comprare un pezzo di pane: era mai possibile? Mi ricordai infine il ripiego di una gran principessa, cui dicevano che ai contadini mancava il pane, e che replicò: "Mangino focaccine". Comprai focaccine".



Dio me l'ha data; guai a chi la tocca!

Napoleone I (1769-1821) imperatore francese

"Dieu me l'a donnée, garde à qui y touchera!". Frase pronunciata in occasione della sua incoronazione come Re d'Italia, avvenuta nel duomo di Milano il 26 maggio 1805.



Dopo di me il diluvio

Luigi XV (1710-1774) re di Francia

"Après moi, le déluge". Frase attribuita a Luigi XV in risposta alle esortazioni della Pompadour di occuparsi degli affari dello Stato.



Dopo di noi il diluvio

Jeanne-Antoinette Poisson Madame de Pompadour (1721-1764) marchesa francese

"Après nous, le déluge". La frase, nella forma al plurale, è attribuita alla Pompadour, nota amante del re di Francia Luigi XV, che l'avrebbe pronunciata per consolare il re dopo la battaglia di Rossbach.



− È una rivolta?

− No, Sire, è una rivoluzione

Dialogo tra il re di Francia Luigi XVI e il duca di Liancourt alla notizia della presa della Bastiglia a Parigi durante la Rivoluzione francese del 1789.

Louis XVI: "C'est une Révolte?"

Liancourt: "Non, Sire, c'est une révolution".



Eppur si muove!

Galileo Galilei (1564-1642) scienziato italiano

La frase sarebbe stata pronunciata da Galileo subito dopo l'abiura del 1632. Probabilmente si tratta solo di un'attribuzione.



Eureka!

Archimede (ca. 287 a.e.c. - 212 a.e.c. ) Matematico, astronomo, fisico e inventore greco

"Ho trovato!". Esclamazione attribuita al grande inventore greco Archimede. Secondo la leggenda, mentre faceva il bagno, con un'illuminazione improvvisa intuì che si poteva calcolare il volume di un corpo di forma irregolare misurando il volume dell'acqua spostata nell'immergervi il corpo (principio di Archimede). Sempre secondo la leggenda, Archimede a questa scoperta balzò fuori dal bagno e uscì per strada urlando: "Eureka! Eureka!...". Secondo quanto scrive Vitruvio nel De architectura, invece, Archimede avrebbe esclamato "Eureka" quando, mentre cercava di stabilire se una corona di Gerone di Siracusa era fatta di solo oro, scoprì la legge del peso specifico.



Fate l'amore, non la guerra

"Make love not war". Frase scritta in inglese sui muri dell'Università di Nanterre, in Francia, durante i moti studenteschi del 1968.



Fermarsi significa retrocedere

Benito Mussolini (1883-1945) politico italiano

Frase pronunciata durante il Discorso al popolo di Genova del 24 maggio 1926.



Guai ai vinti!

Brenno capo dei Galli

"Vae victis!". La frase sarebbe stata pronunciata dal condottiero gallo durante le trattative per il pagamento di un grosso riscatto in oro in cambio della liberazione dei Romani, dopo l'occupazione e il saccheggio di Roma del 390 a.e.c. La frase è citata da Livio in "Storia di Roma".



Il dado è tratto!

Cesare (100-44 a.e.c.) imperatore romano

"Iacta alea est!". Citata da Svetonio in "Vite dei Cesari".



Il lavoro rende liberi

"Arbeit macht frei". Scritta (alquanto cinica) posta all'ingresso di molti Lager nazisti.



Il re è morto, viva il re!

"Le roi est mort, vive le roi". Frase con la quale gli araldi (dal 1461 in poi) annunciavano la morte di un re di Francia e l'avvento al trono del successore.



Io accuso

Emile Zola (1840-1902) scrittore francese

"J'accuse". Titolo di una lettera aperta, pubblicata sul giornale "L'Aurore" del 13 gennaio 1898, indirizzata al presidente della Francia, in cui denunciava il comportamento dell'esercito francese nell'affare Dreyfus.



Io ho un sogno

Martin Luther King (1929-1968) pastore protestante e attivista statunitense

Locuzione usata più volte da Martin Luther King nel suo discorso pronunciato a Washington il 28 agosto 1963 al Lincoln Memorial, durante la marcia per il lavoro e la libertà.



L'umanità deve porre fine alla guerra,

o la guerra porrà fine all'umanità.

John Fitzgerald Kennedy (1917-1963) 35° presidente degli Stati Uniti d'America

"Mankind must put an end to war or war will put an end to mankind".

Messaggio all'ONU del 25 settembre 1961



Libera Chiesa in libero Stato

Camillo Benso Conte di Cavour (1810-1861) politico italiano

"Noi siamo pronti a proclamare nell'Italia questo gran principio: libera Chiesa in libero Stato". La frase fa parte del discorso parlamentare per Roma capitale pronunciato da Cavour il 27 marzo 1861.



Lo Stato sono io

Luigi XIV (1638-1715) re di Francia

"L'Etat c'est moi".



Nero è bello

Martin Luther King (1929-1968) pastore protestante e attivista statunitense

Motto usato da Martin Luther King nel 1967.



Non ho altro da offrire che sangue,

fatica, lacrime e sudore

Winston Churchill (1874-1965) politico britannico

"I have nothing to offer but blood, toil, tears and sweat" Frase pronunciata in occasione del Discorso alla Camera dei Comuni del 13 maggio 1940.



Obbedisco

Giuseppe Garibaldi (1807-1882) generale e uomo politico italiano

Risposta telegrafica di Garibaldi al telegramma del generale La Marmora che gli ingiungeva di lasciare il Tirolo già aperto ai suoi volontari.



Parigi val bene una messa!

Enrico IV (1553-1610) re di Francia.

"Paris vaut bien une messe!". La frase, attribuita, sarebbe stata pronunciata dal futuro re di Francia, l'ugonotto Enrico di Navarra, che decise di convertirsi al cattolicesimo nel 1593 per eliminare ogni ostacolo alla sua incoronazione, che avvenne nel 1594.



Qui si fa l'Italia o si muore

Giuseppe Garibaldi (1807-1882) generale e uomo politico italiano

La frase (attribuita) sarebbe stata rivolta da Giuseppe Garibaldi al generale Nino Bixio durante la battaglia di Calatafimi del 1860 contro le truppe borboniche.



Se avanzo seguitemi,

se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi

Benito Mussolini (1883-1945) politico italiano

Frase pronunciata durante il Discorso agli ufficiali fascisti del 6 aprile 1926.



Se non fossi Alessandro, vorrei essere Diogene

Alessandro Magno (356-323 a.e.c.) condottiero e re di Macedonia.

La frase si riferisce all'incontro del grande conquistatore con il filosofo cinico Diogene di Sinope, che viveva disprezzando le consuetudini sociali e rinunciando a tutti i beni superflui. L'aneddoto è riportato da Plutarco in Vite Parallele: "Il re in persona andò da lui e lo trovò che stava disteso al sole. Al giungere di tanti uomini egli si levò un poco a sedere e guardò fisso Alessandro. Questi lo salutò e gli rivolse la parola chiedendogli se aveva bisogno di qualcosa; e quello: − Scostati un poco dal sole. A tale frase si dice che Alessandro fu così colpito e talmente ammirò la grandezza d'animo di quell'uomo, che pure lo disprezzava, che mentre i compagni che erano con lui, al ritorno, deridevano il filosofo e lo schernivano, disse: − Se non fossi Alessandro, vorrei essere Diogene". (Plutarco, Vite Parallele, Alessandro)



Sotto questo segno vincerai!

Costantino I (280 - ca.337) imperatore romano

"In hoc signo vincerai!". Citato da Eusebio in "Vita di Costantino".



Sul mio impero non tramonta mai il sole

Carlo V (1500-1588) re di Spagna e imperatore dei Romani

"En mi imperio no se pone el sol". Frase attribuita.



Tu uccidi un uomo morto

Francesco Ferrucci (1489-1530) condottiero fiorentino.

Dopo che il 3 agosto 1530 i soldati imperiali del principe d’Orange sconfissero i fiorentini a Gavinana, determinando la fine della Repubblica e la restaurazione dei Medici, Fabrizio Maramaldo, mercenario calabrese a capo dell’esercito di Carlo V, trafisse a morte il capitano fiorentino Francesco Ferrucci che teneva prigioniero. Questi, prima di morire, pare abbia pronunciato la fatidica frase: "Tu uccidi un uomo morto".



Venni, vidi, vinsi

Giulio Cesare (100-44 a.e.c.) imperatore romano

"Veni, vidi, vici". La frase, citata da Svetonio in "Vite dei Cesari", fu pronunciata da Cesare in Senato per sottolineare la rapidità della sua campagna militare a Zela contro Farnace II, re del Ponto, nel 47 a.e.c.

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