/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": Gli accordi di Plombières

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sabato 28 luglio 2012

Gli accordi di Plombières


L'attentato organizzato il 14 gennaio 1858 dal romagnolo Felice Orsini – aveva lanciato tre bombe contro la carrozza che portava Napoleone III e la moglie all'Opéra di Parigi, provocando otto morti e circa 150 feriti accelerò i tempi dell'alleanza franco-piemontese.Le trattative rientrarono nella politica personale dell'imperatore e si svolsero all'insaputa del ministro degli Esteri francese e dell'ambasciatore a Torino; lo stesso Cavour, che si servì della collaborazione del giovane diplomatico Costantino Nigra, ne informò solamente il re e il ministro della Guerra La Marmora.I primi contatti, avviati nel maggio 1858, riguardarono il progetto di un matrimonio tra il principe Napoleone, cugino dell'imperatore, e la principessa Clotilde, figlia di Vittorio Emanuele II. Quindi, in un incontro avvenuto il 20 luglio 1858 presso la stazione termale di Plombières, Cavour e Napoleone III affrontarono più specificatamente i termini di una possibile alleanza franco-piemontese.Ammettendo esplicitamente che era auspicabile cacciare gli austriaci dall'Italia, l'imperatore asserì però che, per avere il sostegno francese in una eventuale guerra antiaustriaca, la guerra avrebbe dovuto essere provocata dall'Austria stessa. Quindi affrontò la questione della sistemazione futura della penisola.Secondo il suo progetto, mirante ad ampliare l'egemonia francese sull'Italia, si sarebbe dovuto procedere ad una tripartizione: un Regno dell'alta Italia, comprendente Piemonte, Lombardo-Veneto e Emilia Romagna, sotto la dinastia sabauda; un Regno dell'Italia centrale, formato dalla Toscana e dalle Province pontificie, che nei suoi piani avrebbe dovuto essere assegnato al principe Napoleone; un Regno meridionale, coincidente con quello delle Due Sicilie, liberato dalla dinastia borbonica.I tre organismi avrebbero formato una confederazione sul tipo di quella germanica. La presidenza sarebbe stata offerta al papa, il quale, tra l'altro, avrebbe conservato la sovranità su Roma e dintorni.  In cambio, Napoleone chiese però al Piemonte la cessione di Nizza e Savoia, e insistette sulla necessità di celebrare il matrimonio tra la principessa Clotilde e il principe Napoleone.Il trattato, che prevedeva un'alleanza offensiva e difensiva tra Francia e Regno di Sardegna in caso di un atto aggressivo da parte austriaca, venne stipulato il 24 gennaio 1859, a pochi giorni dalla celebrazione del matrimonio tra i due principi, avvenuto il 30 dello stesso mese.

 

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