/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": marzo 2014

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venerdì 28 marzo 2014

Visconti Ermes

(Milano, 1784 – Crema, 1841)
 Letterato. Collaborò al «Conciliatore», sostenendo le dottrine romantiche: si ricordano di lui soprattutto la serie di articoli, apparsi nel 1818, sulle Idee elementari sulla poesia romantica, e il Dialogo sulle unità drammatiche di luogo e di tempo, apparso sullo stesso periodico l'anno seguente.
Fu molto amico di Manzoni, di cui seguì l'esempio passando dall'indifferenza religiosa alla fede, e di Claude Fauriel, che tradusse alcuni suoi lavori. Scrisse anche: Saggi filosofici (1829); Riflessioni ideologiche intorno al linguaggio grammaticale dei popoli antichi (1831); Saggi intorno ad alcune questioni concernenti il Bello (1833).

giovedì 20 marzo 2014

Persano Pellion Carlo conte di

(Vercelli, 1806 – Torino, 1883)
 Conte, ammiraglio. Partecipò con successo alla prima guerra d'indipendenza e nel 1859 divenne contrammiraglio della flotta sarda della quale l'anno successivo ebbe il comando.
Ministro della Marina, allo scoppio della terza guerra d'indipendenza fu nominato (maggio 1866) ammiraglio comandante in capo della flotta.Accusato per la disastrosa sconfitta patita nella battaglia di Lissa, Persano, in quanto senatore (dal 1865), fu sottoposto al giudizio del Senato costituitosi in Alta Corte di giustizia e condannato alla perdita del grado, della pensione e delle decorazioni (gennaio 1867).

giovedì 13 marzo 2014

Spaventa Bertrando

Bomba, 1817 – Napoli, 1883
Filosofo e storico della filosofia. Esule a Torino, nel 1861 De Sanctis lo nominò all'Università di Napoli. Studioso di Hegel, Spaventa sostenne, in uno sforzo di sprovincializzazione della cultura italiana, una stretta connessione tra filosofia italiana moderna e filosofia europea, e formulò la tesi della "circolazione della filosofia europea", secondo la quale gli originari spunti speculativi del Rinascimento italiano sarebbero stati sviluppati fuori d'Italia da Spinoza, da Kant e da Hegel, e sarebbero poi stati ripresi in Italia da Galluppi, Rosmini e Gioberti. Fu deputato al Parlamento fino alla caduta della Destra nel 1876.