/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": RICORDIAMO L'AUTUNNO DEL 1864 COME IL PERIODO DI FONDAZIONE DI FIRENZE CAPITALE D'ITALIA!

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domenica 12 ottobre 2014

RICORDIAMO L'AUTUNNO DEL 1864 COME IL PERIODO DI FONDAZIONE DI FIRENZE CAPITALE D'ITALIA!

Esattamente 150 anni fa, a partire dal 15 settembre, con gli accordi tra Italia e Francia ovvero la "convenzione di settembre" con cui l'Italia s'impegnava a non invadere lo stato della Chiesa, prima, poi con i tumulti popolari di Torino del 21-22 settembre contro lo spostamento della capitale(più di 500 vittime),e l'iter parlamentare che si concluse il 19 novembre con il voto favorevole di 269 deputati, Firenze divenne capitale d'Italia col proposito di avvicinare la capitale al centro geografico del paese, ideale auspicato da sempre da Garibaldi. Nello stesso anno, per non creare alcun alibi a coloro che gridavano al "complotto massonico" contro Torino,il generale dovette dimettersi da gran maestro della massoneria, e dedicarsi alla prima internazionale dei lavoratori(fondata pochi mesi prima)e alla Lega internazionale della Pace e della Libertà.I torinesi forse avevano ragione di recriminare su questa decisione visto che il Piemonte era lo stato che aveva dato "corpo" legale e militare al nuovo stato italiano, tuttavia altre regioni avevano partecipato al moto d'indipendenza nazionale, e ricordiamo la Sicilia che aveva dato fiatoalla rivolta di tutto il sud, la Sardegna che aveva preservato il Regno sabaudo negli anni bui di Napoleone,l'Emilia-Romagna e soprattuttoil Granducato di Toscana che si erano uniti liberamente al regno d'italia(sabaudo)pur trovandosi in una situazione economica-sociale non del tutto spregevole!I fiorentini sapevano bene che la loro città sarebbe stata una capitale di "passaggio" in vista di Roma, baricentro d'italia, ma erano ben consci,come lo siamo ancora noi oggi,che Firenze era, comunque, la capitale delle arti e della letteratura italiana, ed è ancora un primato fiorentino che s'identifica col PRIMATO DEGLI ITALIANI, quello di dare al mondo l'ideale della BELLEZZA che -come disse Dostojevsky- "E' l'ideale che salverà il mondo!"

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