/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi"

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giovedì 30 agosto 2012

Bonnet Gioacchino detto Nino


(Comacchio, 1819 – Magnavacca, oggi Porto Garibaldi, Ferrara, 1890)
Patriota e militare. Figlio di immigrati francesi – che nel 1811 avevano impiantato nella zona di Comacchio uno stabilimento salino – militò nella Giovine Italia. Fu uno dei protagonisti della cosiddetta “trafila” garibaldina.Dopo la caduta della Repubblica romana e la fuga di Garibaldi, Bonnet ne facilitò l'approdo e il nascondiglio. Poi avviò i fuggitivi verso la fattoria dei marchesi Guiccioli presso Mandriole dove Anita morì. Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille, distinguendosi nella battaglia di Milazzo e in quella del Volturno.Nel 1866 partecipò alla terza guerra d'indipendenza. Per molti anni, infine, ricoprì la carica di sindaco di Comacchio.

mercoledì 29 agosto 2012

Dabormida Giuseppe


Verrua Savoia, 1799 – Buriasco, 1869
Uomo di Stato e generale. Ministro della Guerra nel 1848, fece togliere a Carlo Alberto, anche di nome, il comando supremo dell'esercito. Deputato dal giugno 1848, fu fatto senatore il 7 novembre 1852, nel momento stesso in cui assumeva il portafoglio degli Esteri nel ministero d'Azeglio; rimase al governo anche sotto Cavour, ma nel gennaio 1855 si dimise non approvando il modo con cui fu conclusa l'alleanza per la guerra di Crimea. Nel 1856 andò inviato straordinario a Pietroburgo; dopo l'Villafranca">armistizio di Villafranca, riprese il portafoglio degli Esteri, dal luglio 1859 al gennaio 1860.

lunedì 27 agosto 2012

Zanardelli Giuseppe


Brescia, 1826 – Maderno, 1903
Giurista e uomo politico. Partecipò ai moti del 1848 e alle Dieci giornate di Brescia (1849). Costretto a fuggire, tornò a Brescia nel 1859 per preparare su incarico di Garibaldi l'insurrezione di giugno. Deputato della Sinistra dal 1860, ministro dei Lavori pubblici (1876-77) e degli Interni (1878), fu relatore (1880) della proposta di legge sulla riforma elettorale e ministro della Giustizia (1881-83). Nuovamente ministro della Giustizia (1887-91), preparò il codice penale che prese il suo nome e che rimase in vigore fino alla promulgazione del codice Rocco (1930).

sabato 25 agosto 2012


Fava Balbi Valier Maria 
Venezia, 1816 – Padova, 1884
Scrittrice e patriota. Amica di scrittori e poeti, come Aleardi, Maffei e soprattutto Prati a cui fu sentimentalmente legata, subì il fascino del romanticismo patriottico largamente circolante negli ambienti liberali veneti. Sospettata dagli austriaci venne arrestata nel 1851. Aveva sposato Angelo Fava. Il loro unico figlio, Alberto, emigrato in Piemonte nel 1849 e divenuto ufficiale dei bersaglieri, morì giovanissimo a Ivrea. Separatasi ben presto dal marito, il suo salotto padovano fu un punto di incontro di artisti, letterati e patrioti. Morì suicida.