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domenica 27 febbraio 2011

Carlo Botta

Nasce a San Giorgio Canavese nel 1766. Nel 1786 si laurea in Medicina a Torino. Segue con entusiasmo la Rivoluzione francese e coltiva sentimenti repubblicani e di opposizione al governo sabaudo. Partecipa ad uno dei club giacobini torinesi e, quando si scatena la reazione, deve riparare in Francia, nel 1798 segue Napoleone nella campagna d'Italia come medico e diventa poi membro del governo provvisorio piemontese come segretario dell'istruzione pubblica.

Nel 1799, insieme con altri esuli di tendenze repubblicane, presenta al "Consiglio dei 500" di Parigi una proposta per la creazione di uno Stato italiano unito e indipendente.
Dopo la battaglia di Marengo (1800) è Deputato al Corpo Legislativo di Parigi per il Dipartimento della Dora. Durante i "Cento giorni" (1815) è Rettore all'Università di Nancy, poi (1817-1822) di quella di Rouen. La delusione per la politica di Napoleone lo farà orientare verso un recupero del riformismo moderato settecentesco.
Muore a Parigi nel 1837.
Le sue principali opere:
- la Storia della guerra d'indipendenza degli Stati Uniti d'America (1809)
- la Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (1824)
- la Storia d'Italia continuata da quella del Guicciardini sino al 1789 (1832).Lo stile storiografico di Carlo Botta, ornato ed elegante, si ispira al modello dello storico latino Tacito, soprattutto per il giudizio morale con cui delinea i suoi personaggi.

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