/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": I cimeli di Garibaldi a Museo Risorgimento di Roma

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mercoledì 15 giugno 2011

I cimeli di Garibaldi a Museo Risorgimento di Roma

Roma,  I pantaloni che Garibaldi indossava quando sbarcò a Marsala, il proiettile con cui fu ferito in Aspromote e le vere camice rosse dei Mille: sono solo alcuni degli oggetti che da domani saranno visibili al Museo Centrale del Risorgimento di Roma. Il Museo ospitato nel complesso del Vittoriano riapre con un nuovo allestimento per raccontare l'unità d'Italia dal periodo napoleonico alla prima guerra mondiale, attraverso 650 opere, tra fotografie, documenti, dipinti, cimeli. Oltre ad una scansione cronologica semplificata sono stati inseriti nel museo rarissimi filmati d'epoca dell'Istituto Luce, come quello realizzato nel 1905 che racconta la presa di Roma del 1870, e una serie di pannelli di fronte ai quali, scaricando un'applicazione dello smart phone, si potranno vedere filmati con attori che impersonano i protagonisti della storia del Risorgimento.

"Queste celebrazioni dei 150 anni stanno modificando i musei: anche qui l'uso dei filmati e l'interattività aiuteranno a rendere meno passivo e noioso per i più giovani il racconto della nostra storia" ha affermato Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il nuovo allestimento punta proprio a coinvolgere i ragazzi, anche grazie alle possibilità interattive già sperimentate con la mostra "Gioventù ribelle", promossa proprio al Vittoriano nel novembre scorso dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. "In sei settimane quella mostra è stata vista da 120mila ragazzi, che hanno capito che il Risorgimento è stato fatto da giovani come loro, e che oggi anche loro possono fare la differenza" ha detto la Meloni, che di fronte ad un ritratto di Mameli realizzato nel 1849 ha affermato: "Da anni sogno di vedere un giovane che indossi una maglietta con un'immagine di Mameli, che non ha niente da invidiare a personaggi come il Che. Finora la nostra storia e i giovani eroi risorgimentali non sono stati raccontati ai ragazzi con la giusta suggestione".

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