/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi"

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lunedì 30 luglio 2012

Cadorna Raffaele


Milano, 1815 – Moncalieri, 1897
Generale. Ufficiale del corpo del Genio sardo, nel 1848 organizzò i volontari del Genio lombardo, divenendo maggiore.Comandante di un battaglione, partecipò alla spedizione di Crimea. Nel 1859 combatté con valore a San Martino e, poche settimane dopo, fu nominato ministro della Guerra in Toscana, rivelando notevoli capacità di organizzatore e di politico.Al comando di un corpo d'armata, nella campagna del 1866, compì notevoli azioni tattiche nel Friuli. Ma l'azione per la quale lo si ricorda con maggior rilievo fu la spedizione di Roma nel 1870, di cui fu comandante supremo. Più volte deputato, nel 1871 fu senatore; nel 1895 ricevette il collare dell'Annunziata, suprema onorificenza del Regno. Tra le sue pubblicazioni: La liberazione di Roma nell'anno 1870 ed il plebiscito (1889).

sabato 28 luglio 2012

Gli accordi di Plombières


L'attentato organizzato il 14 gennaio 1858 dal romagnolo Felice Orsini – aveva lanciato tre bombe contro la carrozza che portava Napoleone III e la moglie all'Opéra di Parigi, provocando otto morti e circa 150 feriti accelerò i tempi dell'alleanza franco-piemontese.Le trattative rientrarono nella politica personale dell'imperatore e si svolsero all'insaputa del ministro degli Esteri francese e dell'ambasciatore a Torino; lo stesso Cavour, che si servì della collaborazione del giovane diplomatico Costantino Nigra, ne informò solamente il re e il ministro della Guerra La Marmora.I primi contatti, avviati nel maggio 1858, riguardarono il progetto di un matrimonio tra il principe Napoleone, cugino dell'imperatore, e la principessa Clotilde, figlia di Vittorio Emanuele II. Quindi, in un incontro avvenuto il 20 luglio 1858 presso la stazione termale di Plombières, Cavour e Napoleone III affrontarono più specificatamente i termini di una possibile alleanza franco-piemontese.Ammettendo esplicitamente che era auspicabile cacciare gli austriaci dall'Italia, l'imperatore asserì però che, per avere il sostegno francese in una eventuale guerra antiaustriaca, la guerra avrebbe dovuto essere provocata dall'Austria stessa. Quindi affrontò la questione della sistemazione futura della penisola.Secondo il suo progetto, mirante ad ampliare l'egemonia francese sull'Italia, si sarebbe dovuto procedere ad una tripartizione: un Regno dell'alta Italia, comprendente Piemonte, Lombardo-Veneto e Emilia Romagna, sotto la dinastia sabauda; un Regno dell'Italia centrale, formato dalla Toscana e dalle Province pontificie, che nei suoi piani avrebbe dovuto essere assegnato al principe Napoleone; un Regno meridionale, coincidente con quello delle Due Sicilie, liberato dalla dinastia borbonica.I tre organismi avrebbero formato una confederazione sul tipo di quella germanica. La presidenza sarebbe stata offerta al papa, il quale, tra l'altro, avrebbe conservato la sovranità su Roma e dintorni.  In cambio, Napoleone chiese però al Piemonte la cessione di Nizza e Savoia, e insistette sulla necessità di celebrare il matrimonio tra la principessa Clotilde e il principe Napoleone.Il trattato, che prevedeva un'alleanza offensiva e difensiva tra Francia e Regno di Sardegna in caso di un atto aggressivo da parte austriaca, venne stipulato il 24 gennaio 1859, a pochi giorni dalla celebrazione del matrimonio tra i due principi, avvenuto il 30 dello stesso mese.

 

giovedì 26 luglio 2012

Thouar Pietro


Firenze, 1809 – ivi, 1861
Letterato. Fu collaboratore di Gian Pietro Vieusseux presso il quale lavorò come correttore di bozze. Incoraggiato da Lambruschini, si dedicò all'attività letteraria per l'educazione del popolo e dei fanciulli. Nel 1832 iniziò la pubblicazione di Il nipote di Sesto Caio Baccelli, lunario proseguito fino al 1848, nel quale introdusse stornelli, poesie, bozzetti, principî morali e notizie d'istituzioni utili per il popolo; nel 1834 prese a pubblicare, anonimo, il Giornale dei fanciulli, avversato dalla polizia e presto interrotto.Dal 1836 al 1845 collaborò alla Guida dell'educatore di Raffaello Lambruschini nelle annesse Letture per i fanciulli; nel 1847 fondò insieme con Mariano Cellini il Catechismo politico o Giornaletto pei popolani, che dal 30 ottobre 1848 prese il titolo di Letture politiche o Giornaletto per il popolo, trasformato poi nel 1849 in Letture di famiglia, alla cui compilazione si dedicò fino alla morte. Nominato nel 1848 direttore della Pia Casa di lavoro, con il ritorno del granduca perdette sia quello che gli altri impieghi.Tuttavia nel 1860 ebbe la direzione della prima scuola magistrale maschile di Firenze. Affiliato alla Giovine Italia, si era sempre più accostato al partito moderato; eletto nel 1849 alla Costituente italiana, rinunziò subito al mandato, accettando invece la deputazione all'Assemblea toscana del 1859. È ritenuto il più importante scrittore italiano di letteratura infantile e popolare prima di Collodi e De Amicis.

martedì 24 luglio 2012

Campagna riesumazione resti mortali di Giuseppe Garibaldi


Giovedì 26 luglio alle ore 11,30 presso la Sala Stampa Estera in via della Umiltà n. 83/c si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’ iniziativa Riesumazione dei resti mortali di Giuseppe Garibaldi.
Interverranno alla conferenza stampa Anita Garibaldi pro-nipote dell’eroe e Presidente della Fondazione Giuseppe Garibaldi e Silvano Vinceti Presidente del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni culturali e ambientali.Durante la conferenza stampa verrà distribuito ai giornalisti un dossier contenente il manifesto appello dell’iniziativa, le firme dei discendenti di Garibaldi medesimo, le firme dei sottoscrittori del manifesto e tutta la documentazione storica inerente la morte, l’imbalsamazione e le contraddittorie vicende legate a questi episodi.
Ufficio Stampa
Dott. Stefania Romano