/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": Francesca Armosino, moglie di Garibaldi

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venerdì 14 ottobre 2011

Francesca Armosino, moglie di Garibaldi

(San Martino Alfieri, 18 maggio 1848 - Caprera, 15 luglio 1923)


La notorietà di Francesca Armosino si deve al suo legame con la famiglia Garibaldi. Giunta a Caprera nel 1865 come balia dei figli di Teresita, terzogenita di Anita e del Generale, la diciassettenne conquistò ben presto uno spazio che andava ben oltre quel ruolo. L’intimità con Garibaldi finì col sancire e consolidare quel peso centrale nella gestione della vita quotidiana di Caprera che la giovane aveva ben presto saputo esercitare, destabilizzando in parte gli equilibri familiari. La Armosino incarnava un modello di donna opposto rispetto alle figure femminili che avevano affascinato il Generale nei quindici anni precedenti: ma dopo lo sfortunato matrimonio con la marchesina Raimondi, il legame con una donna né colta né politicamente impegnata, né introdotta nella buona società, bensì di umili origini, poteva essere funzionale alla costruzione del mito dell’eroe popolare, del Garibaldi Cincinnato nel contesto semplice e aspro di Caprera, a cui la Armosino non faticò ad adattarsi. Al contrario di Battistina Raveo, la domestica nizzarda da cui il Generale aveva avuto nel 1859 una figlia morta in tenera età, la giovane astigiana, non particolarmente avvenente, seppe rivelarsi una compagna affidabile, presenza solida e presto irrinunciabile per un uomo costretto sempre più a dipendere e a delegare nella vita d’ogni giorno. Se di certo gli anni trascorsi a fianco della Armosino furono sempre più quelli della fatale decadenza fi sica di Garibaldi, sarebbe scorretto associare l’unione tra i due a una fase di declino politico e psicologico del nizzardo: dalla guerra del 1866 a Mentana, dalla partecipazione al conflitto franco-prussiano ad un ruolo centrale nelle iniziative della democrazia postrisorgimentale, si trattò di un periodo di indubbio protagonismo sulla scena pubblica. I figli avuti da Francesca – Clelia e Manlio, nati rispettivamente nel 1867 e nel 1869, e Rosa, morta a poco più di un anno nel 1871 – furono comunque gli unici a poter godere della presenza assidua del padre durante la propria infanzia. Garibaldi ebbe modo di regolarizzare la sua nuova famiglia e di sposare Francesca solo nel gennaio 1880, dopo aver finalmente ottenuto il divorzio dalla Raimondi. Sopravvissuta al marito per più di quarant’anni, Francesca fu l’unica compagna di Garibaldi ad essere sepolta a Caprera vicino al proprio uomo.

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