/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": Gen.Ettore Perrone

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venerdì 27 gennaio 2012

Gen.Ettore Perrone

Ettore Perrone nacque a Torino il 12 Gennaio 1789 , discendente da un'importante famiglia Canavese, all’età di sedici anni si arruolò come soldato di fanteria dell’esercito francese nella “Lègion du Midì” composta essenzialmente da  soldati Piemontesi, nel 1806 venne ammesso alla scuola militare di Saint-Cyr uscendone con il grado di  sottotenente di fanteria. A Wagram  venne insignito della stella della Legion d'onore. Dal 1810 al 1811 fu in Spagna come tenente della Giovane Guardia. Il 24 giugno 1811 entrò nel I Granatieri della Vecchia Guardia. Con la definitiva caduta di Napoleone Bonaparte a  Waterloo si mise in aspettativa. Partecipò ai moti del 1821; condannato a morte, trovò rifugio in Francia, dove fu accolto nell'esercito, raggiungendo il grado di generale. Una volta rientrato in Italia partecipò per un periodo molto breve alla vita politica del nascente Parlamento Subalpino , l’esperienza di governo si concluse molto rapidamente, tanto da convincerlo a riprendere la carriera militare, Carlo Alberto di Savoia lo nominò comandante della 3ª Divisione di Fanteria del Regno di Sardegna con 12.027 uomini e 16 pezzi d'artiglieria.Sul campo di battaglia, Ettore Perrone portò personalmente alla carica il 15° Fanteria a Vigevano conquistando le posizioni Austriache. A Novara si scontrò con le truppe Austriache perdendo la vita nella tragica battaglia del 23 Marzo 1849.
Il mattino del 23 marzo 1849 , le truppe Austriache del II Corpo d’Armata  agli ordini del maresciallo d'Aspre marciano verso Novara. Tra le 10:30 e le 11:00, le vedette della 3ª Divisione Piemontese appostate sul campanile di Santa Maria della Bicocca segnalano l'avanzata nemica. Per buona parte della giornata le truppe Piemontesi arretrano e riconquistano posizioni, ma le indecisioni da parte dei comandi permettono agli Austriaci di guadagnare terreno e ricevere rinforzi. L'Arciduca Alberto, con l'appoggio di pezzi d'artiglieria, fa proseguire l'avanzata e caccia i Piemontesi dalla Cascina Cavallotta (situata nel sobborgo della Bicocca a sud di Novara)  procedendo  verso Villa Visconti. Il generale Ettore Perrone  cerca di contrastare l’avanzata ma a mezzogiorno D'Aspre fa entrare in linea la brigata “Stadion” con 4 pezzi d'artiglieria e  il 2º battaglione volontari “Città di Vienna”, i Piemontesi reggono all’attacco ma le truppe sono state decimate e sotto il fuoco incessante dei cannoni austriaci. Il generale Perrone consapevole del crollo del fronte per mancanza di soldati  si scaglia a cavallo sui resti della prima linea , ma viene colpito dalla fucileria austriaca .Ettore Perrone di San Martino agonizzerà per sei lunghi giorni morendo per le ferite riportate alle quattro pomeridiane del 29 marzo

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