/**/ Associazione Culturale e Sportiva "Giuseppe Garibaldi": I Fratelli Cairoli

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lunedì 21 dicembre 2009

I Fratelli Cairoli


Carlo Cairoli e Adelaide Bono da Pavia ebbero cinque figli che parteciparono tutti al risorgimento italiano: Benedetto, Ernesto, Luigi, Enrico, Giovanni. Solo il primo morì nel suo letto. Enrico morì a Villa Glori nel 1867e Giovanni due anni dopo per le ferite riportate nello stesso scontro. Luigi morì di tifo a Cosenza nel 1860 mentre con Garibaldi compiva l'opera dei Mille. Ernesto morì con i Cacciatori delle Alpi nel 1859. Benedetto fu ferito a Palermo assieme al fratello Giovannino, dopo lo sbarco dei Mille. In seguito divenne presidente del consiglio in una coalizione di sinistra e salvò il Re Umberto I da un attentato rimanendovi ferito.

Il 20 ottobre 1867 partirono da Terni e giunsero a Passo Corese, dove si imbarcarono sul Tevere, cercando di sfuggire alla sorveglianza papalina. Sbarcarono nei pressi dell'Acqua Acetosa e nascosero le armi in un canneto vicino. Passarono la notte del 22 all'interno della Vigna Glori. La sorpresa, per non precisati motivi fallì. Verso le cinque pomeridiane di quel 23 ottobre i volontari vennero agganciati da circa 300 "carabinieri esteri" (svizzeri Cap. Mayer) del Papa. Per circa un'ora si difesero in mezzo alle vigne e per due volte contrattaccarono alla baionetta. I Fratelli Cairoli furono ambedue colpiti, ma Enrico finito a colpi di baionetta. Fu ferito anche il Capitano Mayer e allora i papalini si ritirarono. Nella Villa rimasero pochi garibaldini, fra cui Giovanni. Tutti gli altri si ritirarono verso Monterotondo, per congiungersi con gli altri commilitoni. Il giorno dopo ritornarono i pontifici e fecero prigionieri i feriti. Dopo due mesi Giovanni Cairoli fu messo in libertà. Morirà due anni dopo per i postumi della ferita.

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