Don Bartolomeo Grazioli
Il 25 settembre del 1804 nasce a Fontanella don Bartolomeo Grazioli che segna una pagina importante nella storia di questo piccolo abitato (ne cambia addirittura il toponimo che da Fontanella Mantovana diventerà Fontanella Grazioli) e nella storia risorgimentale della provincia mantovana. Di origini modeste e parroco esemplare, dedito al bene comune e alla difesa dei più deboli, verrà arestato nel 1852 insieme a molti altri preti "liberali", accusati di cospirazione contro lo Stato austriaco e tradotto nelle carceri del castello di S.Giorgio. Imponente fu la mobilitazione dei mantovani per salvargli la vita: domande di grazia a Verona, suppliche a Vienna non impedirono, comunque, il 3 marzo 1853 il triste viaggio verso l'esecuzione insieme con Tito Speri e Carlo Montanari. Le sue spoglie, dal luogo del supplizio, dopo la fine del governo austriaco, vennero traslate a Revere, paese in cui era stato arciprete; a Fontanella, vennero lasciate alcune reliquie ossee (un avambraccio, un osso dello sterno), un collarino e una scarpa, che vennero riposte in una lesena della chiesa parrocchiale nel 1870.
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