1818 Nasce Giulia Calame.
1830 Primo incontro con il grande attore Modena. Proprio in quel periodo il padre cerca di costringerla a sposare un ricchissimo sessantenne commerciante di Berna con cui vuol stringere ingenti rapporti d’affari. Avviene però un nuovo incontro con l’attore Gustavo Modena, che la porta a rifiutare ancora più fortemente l’imposizione del padre. Ella rifiuta di sposare il vecchio svizzero ed è costretta, per questo, a lasciare il collegio in cui era stata educata e a rifugiarsi da una zia.
1836 All’età di diciotto anni, nonostante l’ostilità della famiglia si unisce in matrimonio con Gustavo. In seguito alla persecuzione austriaca, come Mazzini riparano in Svizzera, ma un’ordinanza del governo li costringe a lasciare il territorio elvetico.
1838 Arrivati a Zeebrugge dove devono fermarsi per mancanza di mezzi; è proprio in questa nuova sosta che la contessina Calame si dimentica delle sue origini e per necessità si dedica ai più umili lavori. Nonostante i sacrifici i due coniugi non riescono ad accumulare quanto basta per arrivare a Londra e solo grazie ad un nostromo, che si offre di condurli gratuitamente, riescono a raggiungere Giuseppe Mazzini che, per aiutare l’attore, fa allestire uno spettacolo in cui emergono le eccezionali doti di Gustavo.
1847 I due coniugi tornano in Italia con il capocomico Callaud che offre delle vantaggiose scritture.
1848 In seguito ai moti del 21 marzo si reca a Venezia e si arruola tra gli insorti e Giulia lo segue in battaglia combattendo al suo fianco. Durante uno scontro viene ferita alla spalla da una pallottola, ma continua a combattere finché non le vengono meno le forze. Viene ricoverata in ospedale dove giura al marito che non avrebbe più impugnato le armi. In seguito Gustavo viene fatto prigioniero insieme alla moglie che però viene subito liberata. Ottobre 1848 Gustavo grazie ad uno scambio di prigionieri torna in Piemonte dove riprende la sua carriere di attore. 1849 Gustavo si trova a combattere nuovamente al fianco di Mazzini a Roma, questa volta però chiede alla moglie di non seguirlo; ella rifiuta e al fianco di altre donne, Enrichetta Di Lorenzo (Pisacane), Margaret Fuller, Cristina di Belgioioso, organizza la direzione sanitaria degli ospedali militari e crea un corpo simile a quello delle crocerossine.
4 luglio 1849 La resistenza finisce, anziché fuggire da Roma rimane nell'ospedale per curare i suoi malati. Quando sta per ripresentarsi una nuova e fortunata guerra per l’indipendenza, Gustavo Modena cade ammalato in forma grave.
1861 Gustavo chiude gli occhi per sempre con il conforto di aver assistito alla formazione del Regno D’Italia.
1869 Dopo la morte del marito per otto anni cura la raccolta degli scritti del marito finché si spegne all’età di cinquantun anni.
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